Tradizioni in festa: a Venezia il Carnevale delle Regioni italiane in Piazza San Marco

Tradizioni in festa: a Venezia il Carnevale delle Regioni italiane in Piazza San Marco

Il Carnevale di Venezia 2023 ha unito dieci regioni italiane in una celebrazione delle tradizioni locali, con esibizioni folkloristiche e maschere che hanno messo in risalto la ricchezza culturale del paese.
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Tradizioni in festa: a Venezia il Carnevale delle Regioni italiane in Piazza San Marco - Gaeta.it

Il Carnevale di Venezia quest’anno ha celebrato le tradizioni locali con un evento che ha coinvolto dieci regioni italiane. Piazza San Marco, uno dei simboli della città lagunare, ha ospitato un’esibizione che ha messo in luce la ricchezza culturale dell’Italia, grazie alla partecipazione di maschere e gruppi folkloristici provenienti da tutta la penisola. Questo appuntamento, promosso dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, ha attirato residenti e turisti, unendo divertimento e riscoperta delle radici culturali.

L’importanza dei “Carnevali delle tradizioni”

La manifestazione è stata accolta con entusiasmo dal delegato alla Tutela delle Tradizioni del Comune di Venezia, Giovanni Giusto, che ha sottolineato l’importanza dei Carnevali regionali come patrimonio unico da valorizzare. Giusto, assieme ad Antonino La Spina e Fernando Tomasello, presidente e vicepresidente di Unpli, ha evidenziato come queste celebrazioni non siano solo occasioni di svago, ma anche momenti fondamentali per condividere storie, riti e legami storici tra le varie comunità italiane. Questo tipo di eventi contribuiscono a rendere ancora più visibile l’identità culturale delle diverse regioni, offrendo uno spaccato di tradizioni che arricchiscono il già variegato tessuto sociale del paese.

Già da alcuni anni, in collaborazione con Unpli, il Comune di Venezia promuove l’appuntamento in Piazza San Marco, dove le diverse rappresentative culturali possono farsi conoscere da un vasto pubblico. Ogni anno, il Carnevale regionale attira non solo il pubblico locale, ma anche una moltitudine di turisti curiosi di esplorare le tradizioni più autentiche delle varie province italiane.

I gruppi folkloristici e le maschere

Quest’anno hanno sfilato dodici gruppi folkloristici, per un totale di oltre 250 figuranti. Questi gruppi hanno presentato esibizioni ricche di storia e simbolismo, mantenendo vive tradizioni che si tramandano da generazioni. La Calabria ha impressionato il pubblico con i “Polecenelle Bielle“, una maschera storica di Alessandria del Carretto. Dalla Campania è arrivata l’interpretazione delle Maschere di Castel Morrone, con il “Mazziere” a spiccare tra le figure.

Il Lazio ha presentato il “Carnevale degli Zanni” da Pescorocchiano, con personaggi iconici come il Turco e due Zannoni. La sfilata dei Moccoli ha fatto brillare il Carnevale Castignanese delle Marche, mentre il Molise ha portato il “Diavolo di Tufara“, un celebre simbolo della tradizione locale. Dal Piemonte, una particolarità: un carro allegorico chiamato “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore“, che con un robot in movimento ha affascinato molti visitatori.

La Puglia si è distinta con le maschere “Domino” e “Omene Curte“, emblemi del Carnevale Sammichelino di Bari. Dalla Sardegna, l’originale “Sos Corriolos“, con la sua maschera in pelle di capra nera, ha catturato l’attenzione, mentre “Sas Mascheras’e cuaddu” ha rappresentato la tradizione femminile. Infine, la Sicilia ha portato a VeneziaCartoline di Sicilia“, una creazione sartoriale decorata con fotografie dei borghi più caratteristici. In chiusura, dal Trentino Alto Adige, è arrivato il “Biagio delle Castellare“, evento che affonda le radici nel 1365, testimoniando come il Carnevale sia anche una rievocazione storica.

Nell’insieme, questa manifestazione a Venezia ha rappresentato un modo per rilanciare le tradizioni regionali, coinvolgendo un pubblico eterogeneo e offrendo uno spettacolo che celebra l’unità nella diversità culturale dell’Italia.

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