Traffico di droga in Puglia: 87 arresti e nuovi sviluppi nelle indagini della mafia leccese

Traffico di droga in Puglia: 87 arresti e nuovi sviluppi nelle indagini della mafia leccese

Operazione dei Carabinieri di Lecce smantella una rete di traffico di droga, con 87 arresti e misure cautelari per 112 indagati, rivelando l’interconnessione tra clan mafiosi locali.
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Traffico di droga in Puglia: 87 arresti e nuovi sviluppi nelle indagini della mafia leccese - Gaeta.it

Le recenti operazioni dei Carabinieri di Lecce hanno portato alla luce una rete di traffico di droga che continua a rappresentare un’importante attività per la mafia salentina. Nella mattinata di oggi, 87 persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta che ha messo in evidenza la crescente interconnessione fra vari gruppi criminali nel Salento. Questa indagine, iniziata nel 2020, ha rivelato un intricato sistema dove clan diversi collaborano per massimizzare i profitti derivanti dal narcotraffico e da attività connesse.

L’operazione dei Carabinieri e i numeri degli arresti

La vasta operazione condotta dalle forze dell’ordine ha portato all’emissione di misure cautelari per 112 indagati, confermando la gravità e l’estensione della situazione sul territorio. Di questi, 87 sono stati tratti in arresto, mentre per 56 è stata disposta la custodia in carcere e per 31 gli arresti domiciliari. Gli arresti hanno colpito esponenti di spicco della malavita leccese, sottolineando l’importanza del traffico di droga nel loro modus operandi.

Il traffico di stupefacenti non è l’unico crimine connesso a queste attività illecite. Estorsioni legate a debiti di droga, autoriciclaggio e violazioni della legge sulle armi sono diventati parte integrante delle operazioni dei clan. L’inchiesta ha messo in evidenza come questi reati si intreccino, generando un giro d’affari significativo per i gruppi mafiosi locali, tutti aggravati dal metodo mafioso.

I protagonisti nel traffico di droga

Nel mirino degli investigatori ci sono diverse figure di spicco nel panorama criminale locale, tra cui Antonio Marco Penza, attualmente detenuto, e già condannato per mafia. Penza è considerato un punto di riferimento nel traffico di droga a Lecce, supportato da due collaboratori con precedenti penali: Andrea Leo, attivo nei comuni di Vernole e Melendugno, e Francesco Urso, operante ad Andrano. Questi due elementi hanno instaurato una dominanza nella gestione delle attività connesse al narcotraffico, costituendo di fatto un monopolio su scala locale. A 18 indagati è stata contestata l’associazione mafiosa, un segno della loro integrazione nei meccanismi del crimine organizzato.

I crimini contestati e il tentato omicidio

Tra le accuse che pendono sugli indagati figura anche il tentato omicidio di Massimo Caroppo, avvenuto a Lecce nel 2014. Quest’episodio, legato a questioni di rivalità nel panorama del narcotraffico, ha messo in luce la violenza e le tensioni che caratterizzano l’ambiente mafioso. I Carabinieri hanno individuato quelli che potrebbero essere i presunti autori dell’agguato, rivelando ulteriori dettagli sull’intensificarsi dei conflitti tra i gruppi.

Oltre agli arresti, sono in corso sequestri preventivi nei confronti di alcuni indagati, i quali hanno accumulato ingenti somme di denaro e beni tramite operazioni di narcotraffico. Il valore complessivo dei beni che potrebbero essere confiscati si stima intorno a un milione e settecentomila euro, comprendendo immobili, veicoli e conti bancari. Questa operazione rappresenta solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di interventi delle forze dell’ordine contro la mafia leccese, impegnate a contrastare un fenomeno complesso e articolato, inserito in un contesto di crescente collaborazione tra clan del territorio.

Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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