Martedì 8 aprile, la città di Bologna è stata scossa da un drammatico evento che ha portato alla morte di Tania Bellinetti, una donna di 36 anni, ritrovata senza vita a seguito di una caduta dal balcone del suo appartamento situato al terzo piano di via Tolstoj. La notizia ha subito destato l’attenzione della procura locale, che ha avviato un’inchiesta per istigazione al suicidio, inserendo nel fascicolo il nome di Faiez Selmi, un trentaseienne tunisino che, secondo quanto emerso, era presente con lei nelle ore precedenti alla tragedia.
Relazione violenta e precedenti di denunce
La storia fra Tania e Faiez, iniziata nel 2018, è stata caratterizzata da momenti di tensione e violenza. In effetti, nel corso degli anni, Tania aveva sporto diverse denunce contro il compagno, rendendo chiara la natura conflittuale e problematica del loro legame. La testimonianza di chi conosceva la coppia parla di un rapporto che celava un forte malessere; amici e vicini di casa avevano assistito a litigi frequenti, segno di una situazione che già destava preoccupazioni.
Nella giornata della morte di Tania, Faiez era con lei e le circostanze esatte che hanno portato alla caduta sono oggetto di accertamento. La Squadra Mobile di Bologna, guidata dal pubblico ministero Marco Forte, si trova ora a dover esplorare tutte le piste possibili. Le indagini si concentrano non solo sul potenziale suicidio, ma anche su ipotesi di aggressioni o addirittura omicidio, riflettendo la complessità del caso.
Attesa per l’autopsia e importanti indagini
Le autorità stanno per conferire l’incarico per l’autopsia sul corpo di Tania Bellinetti, attesa per lunedì prossimo. Gli esami autoptici potrebbero rivelare indizi cruciali che chiarirebbero le nebulose circostanze che hanno portato alla sua morte. Durante la ricognizione cadaverica eseguita subito dopo il ritrovamento, il medico legale non ha riscontrato segni evidenti di violenza sul corpo della donna, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per verificare possibili fratture o altre ferite.
L’incarico per l’autopsia sarà affidato alla dottoressa Arianna Giorgetti, professionista esperta in questi delicati casi. Contestualmente alle operazioni di autopsia, la Squadra Mobile ha avviato l’analisi dei tabulati telefonici di Tania, cercando di risalire a chiamate o messaggi incrociati avvenuti nelle ore antecedenti alla tragedia. Questi elementi potrebbero fornire piste investigative preziose per ricostruire quanto accaduto.
Le indagini proseguono, e la comunità di Bologna resta in attesa di sviluppi in un caso che mette in luce le dinamiche complesse e spesso tragiche che caratterizzano le relazioni violente. La speranza è che la verità emerga, per onorare la memoria di Tania e per garantire giustizia a chi soffre in silenzio.