Un incidente drammatico ha scosso la comunità di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia, dove una bambina di tre anni è rimasta ferita a causa di un colpo partito accidentalmente dalla pistola del padre. Il sindaco Giuliano Brunori ha parlato dell’accaduto, esprimendo la sua solidarietà alla famiglia coinvolta e sottolineando le peculiarità della cultura locale in materia di armi.
Il dolore della comunità
Il sindaco Brunori ha espresso il profondo sgomento provato dagli abitanti del comune, sottolineando l’importanza di rispettare la privacy della famiglia colpita. “Come sindaco, posso solo trasmettere il senso di sgomento della nostra comunità,” ha dichiarato Brunori in un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos. Ha evidenziato che gli eventi di questo tipo sono rari nella zona, sottolineando l’importanza del supporto alla famiglia e la necessità di far chiarezza sull’accaduto tramite l’intervento della magistratura.
“Il nostro pensiero va innanzitutto alla salute della bambina, che è conosciuta da tutti qui in paese. La sua salute è, o almeno dovrebbe essere, la cosa che più interessa,” ha proseguito il sindaco. La dinamica dell’incidente rimane da chiarire e spetta ora agli inquirenti stabilire ciò che è realmente accaduto in quella triste serata.
La tradizione armiera di Gardone Val Trompia
Gardone Val Trompia ha una lunga tradizione di produzione di armi da caccia e da difesa, che si estende per oltre 200 anni. Questa cultura armiera ha portato a una massiccia presenza di armi nelle case degli abitanti, attorno alla quale si è sollevato un dibattito sulle implicazioni della sicurezza. Come ha spiegato Brunori, “Non significa che questo possa giustificare l’evento, ma qui la cultura del rispetto dell’arma è molto forte.”
Il sindaco ha fatto riferimento alla presenza di famiglie legate al settore armiero, dove molte armi vengono utilizzate per la caccia o per attività legate allo sport. Quest’anno, ad esempio, la nota Beretta Armi ha ottenuto risultati straordinari nel tiro a volo olimpionico, vincendo 14 medaglie su 15. “Gardone è il cuore di questa attività e competenza,” ha continuato Brunori, ribadendo che il possesso di armi non deve essere considerato automaticamente un problema di sicurezza.
Indagine in corso e condizioni della bambina
Il sindaco ha voluto sottolineare che l’incidente subito dalla bambina dovesse essere considerato come una “tragica fatalità.” La presenza di armi non implica necessariamente un uso scorretto, e l’episodio avvenuto in casa della piccola sembrerebbe derivare dalla natura imprevedibile dei bambini. “Chi ha dei bambini sa quanto siano imprevedibili ed è davvero difficile capire come siano andate realmente le cose,” ha spiegato.
Brunori non ha potuto approfondire le condizioni di salute della bambina, in quanto i genitori si trovano a Bergamo con lei mentre i nonni sono rimasti a Gardone con la sorellina. Tuttavia, ha riferito che la bambina è stata sottoposta a un intervento chirurgico e le prime 72 ore sono critiche. “Il fatto che lei stia lottando ci fa nutrire un po’ di speranza,” ha affermato il sindaco, giungendo a un messaggio di incoraggiamento nei confronti dei professionisti che si prendono cura della piccola.
La comunità di Gardone Val Trompia è in lutto e si unisce in preghiera per la bambina, confidando nella competenza del personale medico. La tragedia ha colpito tutti, e le parole del sindaco Brunori risuonano nel paese, richiamando a riflessioni profonde sulle tradizioni ma anche sulle responsabilità legate al possesso di armi.
Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Sofia Greco