Tragedia a Monte Ricco: trovati i corpi di una coppia mummificati nella loro abitazione

Tragedia a Monte Ricco: trovati i corpi di una coppia mummificati nella loro abitazione

Ritrovati i corpi mummificati di Marco Steffenoni e Maria Tereza Nizzola a Monte Ricco; si sospetta intossicazione da monossido di carbonio. Autopsia in corso per chiarire le cause del decesso.
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Tragedia a Monte Ricco: trovati i corpi di una coppia mummificati nella loro abitazione - Gaeta.it

Oggi, si è svolta un’importante indagine riguardante il ritrovamento dei corpi di Marco Steffenoni e Maria Tereza Nizzola, una coppia di anziani, il cui decesso risale a oltre tre mesi fa. I loro resti mummificati sono stati scoperti nella loro casa a Monte Ricco, località situata tra Verona e Negrar. L’incarico di eseguire l’autopsia è stato conferito a un esperto medico dell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Verona, che si prefigge di fare luce sulle cause della morte.

Le circostanze del ritrovamento

I due coniugi, di 75 e 76 anni, sono stati rinvenuti in un triste stato. Secondo le prime indagini, apparirebbe che entrambi siano stati vittime di intossicazione da monossido di carbonio. La donna, Maria Tereza Nizzola, è stata trovata stravaccata sul divano, proprio di fronte al camino acceso, mentre Marco Steffenoni giaceva nel corridoio, vicino a una finestra, come se stesse tentando di liberare l’aria viziata presente nell’abitazione.

Le dinamiche verificabili indicano una situazione di grave rischio per la salute che, purtroppo, ha avuto conseguenze fatali. Questi elementi, uniti alla condizione dei corpi, portano a ipotizzare che i coniugi fossero stati esposti a monossido di carbonio per un lungo periodo. La presenza di questo gas in ambienti chiusi è nota per determinare effetti letali, ma soprattutto, per il fatto che chi vi è esposto non manifesta immediatamente sintomi evidenti.

Profilo dei coniugi

Marco Steffenoni era un dentista conosciuto, il quale fino a qualche anno fa gestiva assiduamente uno studio nel centro di Verona. La coppia, priva di figli, conduceva una vita molto riservata, distaccata dalla frenesia della vita urbana. Questa scelta di vivere isolati potrebbe aver contribuito alla drammatica scoperta, poiché vivendo in una zona piuttosto remota, potrebbero non aver ricevuto aiuti tempestivi in caso di bisogno.

La loro villa, dotata di un ampio uliveto, trasmette l’immagine di un luogo tranquillo, ma il ritrovamento dei corpi ha messo in luce un lato oscuro della vita domestica che pochi conoscevano. L’ultima traccia di vita legata alla coppia è rappresentata da una bolletta pagata alla fine di ottobre, che dimostra come, seppur in una condizione di isolamento, avessero comunque gestito le loro necessità quotidiane.

Implicazioni legali e prossime indagini

L’autopsia sarà cruciale per stabilire meglio le cause che hanno portato al decesso. È attesa con notevole attenzione poiché potrà confermare o meno l’ipotesi di intossicazione da monossido di carbonio. Sarà fondamentale, dunque, esaminare eventuali impianti di riscaldamento o gas presenti nella loro abitazione, per comprendere se ci siano state delle anomalie.

Il caso ha già acceso un forte interesse nel pubblico e nei media, parallelamente a notizie recenti simili, tra cui il tristemente noto caso dell’attore Gene Hackman e la moglie. Questi eventi, che richiamano l’attenzione sull’importanza della sicurezza domestica, potrebbero sollevare interrogativi sul monitoraggio delle abitazioni in situazioni simili.

In attesa dei risultati dell’autopsia, la comunità locale resta scossa dalla notizia e si prepara a riflettere su una tragedia che ha colpito due delle sue persone più riservate.

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