La Riviera romagnola perde una figura di spicco nel settore del turismo e della vita notturna. Gianni Indino, presidente di Confcommercio di Rimini e del sindacato Silb, è deceduto oggi all’età di 49 anni a causa delle complicazioni seguite a un aneurisma, di cui era stato colpito una settimana fa. La notizia della sua morte è stata diffusa dal sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità locale e tra gli operatori del settore.
La carriera di Gianni Indino nel turismo e nella vita notturna
Gianni Indino era conosciuto ben oltre i confini della Riviera romagnola. Da decenni, era uno dei pilastri del turismo, e in particolare del mondo della notte. La sua carriera inizia nei primi anni ’90, quando, a soli 22 anni, si trasferisce da Torino alla Riviera per cercare lavoro. Qui, trova impiego a Radio Rimini e comincia a farsi conoscere come DJ nelle discoteche locali. La sua passione per la musica e l’intrattenimento lo portano a sperimentare diversi ruoli, da speaker radiofonico a cantante e talent scout.
In un’epoca in cui il turismo balneare si trovava in costante evoluzione, Indino ha saputo adattarsi alle sfide e ai cambiamenti del settore. Negli ultimi anni, specialmente durante l’emergenza Covid-19, ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle limitazioni imposte ai locali notturni. La sua determinazione e il suo impegno hanno permesso a molti imprenditori di affrontare l’onda d’urto delle restrizioni, cercando soluzioni e strategie per sostenere le attività commerciali.
La sua figura non è stata solo quella di un leader nel settore, ma anche quella di un uomo che ha messo tutto il suo amore per Rimini e i suoi abitanti al centro del suo operato. Con la sua passione e il suo carattere allegro, Indino ha saputo coinvolgere e ispirare tutti coloro che hanno lavorato con lui.
L’eredità umana e professionale di Gianni Indino
La morte di Gianni Indino rappresenta una grande perdita non solo per il settore turistico, ma per l’intera comunità di Rimini. Il sindaco Jamil Sadegholvaad ha descritto Indino come un uomo che ha portato gioia e passione in ogni aspetto della vita, un generoso che ha sempre cercato di restituire alla sua città quel calore che lo ha accolto nel 1976, quando la sua famiglia si trasferì in questa località.
Indino non è stato solo un rappresentante delle imprese, ma un vero e proprio punto di riferimento per molti giovani e imprenditori in cerca di guida. La sua voglia di mettersi al servizio del territorio non si limitava a semplici manifestazioni o eventi, ma si estendeva a ogni iniziativa che potesse sostenere le attività ed incentivare il turismo.
In questo senso, la sua presenza nella storia del turismo di Rimini sarà ricordata come quella di un pioniere capace di affrontare sfide incredibili con un sorriso, anche nei momenti più difficili. Rimarrà nella memoria collettiva come un simbolo della passione per il lavoro e dell’attaccamento al proprio territorio, valori che ha sempre trasmesso in maniera genuina.
Un tributo alla vita di Gianni Indino
La vita di Gianni Indino si è interrotta bruscamente, lasciando un’eredità che va oltre il suo lavoro. Il suo impegno per Rimini e per il settore del turismo è stato un esempio di passione, ed il suo essere sempre in prima linea nella rappresentanza delle istanze degli operatori del mondo della notte ha dato voce a molti.
La comunità locale, in lutto per la sua perdita, ricorderà Indino non solo come un professionista di successo, ma anche come un uomo che ha saputo unire le persone attorno a un obiettivo comune: valorizzare il patrimonio culturale e turistico di Rimini. In questo momento di dolore, il ricordo del suo sorriso, della sua capacità di affrontare le difficoltà e della sua dedizione al lavoro vivrà nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto, rendendolo una figura indimenticabile per tutti.
Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Laura Rossi