Una tragedia ha scosso la tranquilla atmosfera del Lago di Garda con la scoperta dei corpi di Hanna Shabratska e Oleksiy, madre e figlio di origini ucraine residenti a Rovereto, Trentino. I due erano dispersi dal giorno precedente, dopo una giornata trascorsa sulle rive del lago.
l’allarme e le prime ricerche
È stato il compagno di Hanna a dare l’allarme quando madre e figlio non sono rientrati a casa dopo la giornata al lago. Le autorità sono immediatamente intervenute per avviare le ricerche, coinvolgendo diversi corpi di soccorso come i carabinieri di Riva del Garda, i vigili del fuoco, la Guardia costiera e la polizia.
La scoperta dei corpi
Dopo ore di ricerca intensiva, i sommozzatori sono riusciti a individuare il corpo di Hanna in una profondità compresa tra i 15 e i 18 metri. La tragedia ha destato profonda commozione nella comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia colpita da questo terribile evento.
le operazioni di soccorso e le indagini
Le autorità hanno concentrato gli sforzi nella zona tra Punta di Lido e la spiaggia dei Sabbioni, dove sono stati ritrovati anche gli effetti personali delle vittime. Le operazioni di soccorso sono state coordinate con precisione per garantire il recupero dei corpi nel rispetto delle procedure e della dignità delle vittime.
Gli investigatori si stanno adoperando per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragedia, cercando di ricostruire gli ultimi momenti di Hanna e Oleksiy per comprendere cosa sia accaduto quella fatidica giornata al Lago di Garda.
Considerazioni finali
La scoperta dei corpi di Hanna e Oleksiy ha scosso profondamente la comunità locale, lasciando un dolore inspiegabile nei cuori di chi conosceva le vittime. A fronte di questa tragica perdita, rimane l’auspicio che da questo evento possa scaturire una maggiore consapevolezza sull’importanza della sicurezza in acqua e della prudenza nelle attività ricreative. La vita di due persone è stata spezzata in un attimo, lasciando dietro di sé un vuoto che nessuna parola potrà colmare.