La notte della tragedia
La notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 resterà tristemente impressa nella memoria di molte persone a causa della tragedia avvenuta alla discoteca ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo. Quella sera, il locale era gremito di giovani in attesa dell’esibizione del noto cantante Sfera Ebbasta, quando improvvisamente qualcuno spruzzò dello spray al peperoncino, scatenando il panico tra i presenti. Nella fuga verso l’uscita, le balaustre cedettero, causando la morte di sei persone tra cui cinque giovani e una madre che aveva accompagnato uno dei suoi figli al concerto.
Le accuse e la sentenza
Nel processo che ha seguito la tragedia, nove imputati si sono trovati sotto accusa per varie responsabilità legate alla sicurezza del locale e alle procedure per le autorizzazioni. Sei di loro facevano parte della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, due erano tecnici e uno era un socio della società che gestiva la discoteca. Le accuse comprendevano reati come omicidio colposo, lesioni colpose, disastro e falsità ideologica. Tuttavia, di recente, il giudice monocratico del Tribunale di Ancona ha emesso una sentenza che ha assolto tutti gli imputati dai reati più gravi, inclusa l’accusa di omicidio colposo plurimo.
Reazioni e aspettative
La decisione della magistratura ha suscitato delusione e rabbia tra i parenti delle vittime, che hanno espresso il loro sconforto per l’esito del processo. Alcuni familiari hanno dichiarato pubblicamente il loro dolore e la loro indignazione, definendo l’assoluzione degli imputati come un’altra forma di ingiustizia nei confronti dei loro cari deceduti. D’altro canto, anche alcuni degli imputati presenti in aula hanno espresso le loro impressioni, sottolineando la volontà di far emergere la verità sulla vicenda nonostante l’esito del processo.
Approfondimenti
- Nel testo viene trattata la tragedia avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018. Durante un concerto del noto cantante Sfera Ebbasta, qualcuno spruzzò dello spray al peperoncino scatenando il panico tra i presenti. A seguito di ciò, le balaustre cedettero, causando la morte di sei persone, tra cui cinque giovani e una madre che aveva accompagnato uno dei figli al concerto.
Successivamente, si è aperto un processo che ha coinvolto nove imputati, tra cui sei membri della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, due tecnici e un socio della società che gestiva la discoteca. Le accuse erano legate a varie responsabilità legate alla sicurezza del locale e alle procedure per le autorizzazioni, tra cui omicidio colposo, lesioni colpose, disastro e falsità ideologica. Tuttavia, di recente, il giudice monocratico del Tribunale di Ancona ha emesso una sentenza che ha assolto tutti gli imputati dai reati più gravi, inclusa l’accusa di omicidio colposo plurimo.
Di fronte a questa decisione giudiziaria, i parenti delle vittime hanno manifestato delusione e rabbia, esprimendo sconforto per l’esito del processo e definendo l’assoluzione degli imputati un’ingiustizia nei confronti dei loro cari deceduti. Alcuni imputati presenti in aula hanno invece espresso la volontà di far emergere la verità sulla vicenda nonostante l’esito del processo.
Sfera Ebbasta è un noto cantante italiano di trap e hip hop, diventato popolare negli ultimi anni per le sue hit e le sue collaborazioni con altri artisti di successo.
La Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo è un organo preposto al controllo e alla vigilanza dei locali che ospitano spettacoli pubblici per garantirne la sicurezza e il rispetto delle normative.
La tragedia alla Lanterna Azzurra ha scosso l’opinione pubblica italiana e sollevato dibattiti sull’efficacia delle normative in materia di sicurezza nei locali pubblici e sugli standard di vigilanza e autorizzazioni necessari per evitare incidenti simili.
Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2024 da Laura Rossi