La tragica morte di Nicola Sganappa, un 22enne di Baschi, ha scosso la comunità locale e portato all’attenzione nazionale la questione della sicurezza nei locali notturni. Il decesso, avvenuto l’8 dicembre scorso all’Eur di Roma, ha innescato un’indagine da parte della Procura, che ha avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze della tragedia. La notte fatale si è svolta in una discoteca con una capienza massima di 600 persone, ma che quella sera ha visto affluire ben 2.600 avventori, creando una situazione di potenziale rischio e caos. L’obiettivo ora è comprendere se una risposta più rapida al malore del giovane avrebbe potuto salvarlo.
il momento fatale e l’affollamento eccessivo
La sera dell’8 dicembre, Nicola Sganappa si trovava al «Spazio 900» per festeggiare un compleanno. Purtroppo, dopo un certo periodo di tempo, è stato trovato agonizzante sul marciapiede vicino al locale. Secondo le prime informazioni, il giovane potrebbe aver avuto problemi di salute preesistenti, ma esiste anche la possibilità che avesse assunto sostanze stupefacenti. La famiglia di Nicola è determinata a ottenere giustizia, partendo dalla convinzione che un soccorso tempestivo avrebbe potuto cambiare le sorti del giovane. Questa morte ha riacceso il dibattito sulla responsabilità e sulla sicurezza nelle discoteche, specialmente in quelle dove le normative vengono sistematicamente violate.
Il sindaco di Baschi, Damiano Bernardini, ha espresso la sua solidarietà alla famiglia di Nicola, dichiarando il lutto cittadino e sospendendo alcuni eventi natalizi. “Non ci fermeremo. Da oggi, un solo grido: giustizia per Nicola,” ha affermato il sindaco, sottolineando il bisogno di ottenere risposte chiare e azioni concrete.
indagini in corso e responsabilità dei gestori
Le indagini sono nelle prime fasi, e la Procura ipotizza reati legati alla morte come conseguenza di altri comportamenti illeciti. Un aspetto chiave dell’inchiesta riguarda i buttafuori del locale, con particolare attenzione su come hanno gestito la situazione al momento del malore di Nicola. È fondamentale capire se abbiano rispettato i protocolli di emergenza e se abbiano fatto il possibile per prestare aiuto al giovane mentre si trovava in difficoltà .
Allo stesso tempo, viene esaminata la situazione generale della sicurezza nella discoteca, che era di molto al di sopra della sua capienza legale. Focalizzarsi sulla gestione dell’afflusso dei clienti è cruciale, poiché una maggiore attenzione alla sicurezza avrebbe potuto evitare questa tragedia.
violazioni delle norme di sicurezza e scenario preoccupante
Le indagini hanno evidenziato alcune gravi mancanze all’interno del locale, tra cui la scoperta di estintori vuoti e tavoli che ostruivano le uscite di sicurezza. La scoperta di estintori non funzionanti è particolarmente preoccupante, poiché in caso di un’emergenza come un incendio, non solo sarebbe stato difficile spegnere le fiamme, ma anche evacuare i clienti in modo sicuro. Queste condotte irregolari sollevano interrogativi su quanto i gestori del locale si prendano cura della sicurezza dei loro clienti.
Le coincidenze tra questa tragedia e altri episodi recenti di violazione delle normative di sicurezza in locali simili, sollevano interrogativi su un possibile clima di impunità . Alla fine di novembre, un altro locale è stato chiuso per violazioni analoghe, una situazione che fa riflettere su quanto questa possa essere una prassi accettata. Adesso, l’attenzione della Procura, guidata dai pm Stefano Opilio e Attilio Pisani, è rivolta alla raccolta di tutte le evidenze necessarie a chiarire le responsabilità e, auspicabilmente, prevenire simili situazioni in futuro.
Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina