La scomparsa improvvisa dell’infermiera Antonella Cutini, avvenuta durante il suo turno di lavoro presso un reparto dell’Ifo di Roma, ha scosso profondamente la comunità . La tragedia è stata causata da un infarto fulminante che ha lasciato colleghi e familiari sgomenti.
Il ricordo di un collega
I colleghi di Antonella Cutini hanno espresso sconcerto e dolore per la sua prematura scomparsa, descrivendola come una persona disponibile e sempre sorridente. La perdita della collega ha creato un vuoto nel reparto e nell’intera struttura dell’Istituto fisioterapico ospedaliero di Roma.
Appello per migliorare le condizioni di lavoro
Il sindacato NurSind ha sollevato la questione della carenza di organico che affligge da tempo l’Isto, chiedendo un intervento immediato per garantire ai lavoratori il necessario riposo dopo i turni di servizio. L’eccessivo lavoro straordinario e le lunghe ore di impegno stanno mettendo a rischio la salute e la sicurezza degli operatori sanitari.
Stress e rischi per gli operatori sanitari
Alcuni infermieri hanno segnalato di dover lavorare fino a 50-60 ore di straordinario al mese, una situazione insostenibile che minaccia la loro salute e benessere. La morte improvvisa di Antonella Cutini ha evidenziato le pressioni costanti a cui sono sottoposti i lavoratori, che si trovano ad affrontare situazioni di stress cronico e rischi per la propria vita a causa della carenza di personale.
Un grido d’allarme per il settore sanitario
L’evento tragico che ha portato alla morte dell’infermiera Cutini ha scosso la comunità dei lavoratori sanitari e ha evidenziato la necessità di affrontare urgentemente i problemi strutturali e organizzativi che caratterizzano il settore della salute pubblica. Si spera che questa tragedia possa portare a un cambiamento significativo per garantire condizioni di lavoro adeguate e sicure per tutti gli operatori sanitari.
Ultimo aggiornamento il 12 Luglio 2024 da Marco Mintillo