Un drammatico evento ha scosso la comunità di Vago di Lavagno, un piccolo comune in provincia di Verona, dove una donna di 58 anni, Alessandra Spiazzi, è stata trovata uccisa a colpi d’arma da fuoco nella cucina della sua abitazione. Accanto a lei si trovava il figlio quindicenne, in condizioni critiche dopo essere stato colpito. La ricostruzione dei fatti è ancora all’esame delle autorità competenti e solleva interrogativi sul dramma familiare che si è consumato nel pomeriggio di oggi.
I dettagli della tragedia
Il momento dell’intervento dei soccorritori
La tragedia ha avuto luogo intorno alle 14:00, quando i residenti di via Galilei, una strada caratterizzata da villette simili, hanno udito distintamente i colpi di arma da fuoco. Subito, hanno dato l’allerta ai servizi di emergenza. Gli operatori del 118 sono stati i primi ad arrivare sulla scena ed hanno trovato una scena scioccante: Alessandra Spiazzi era già deceduta, colpita a morte, mentre il figlio giaceva ferito in una pozza di sangue, in condizioni disperate. I soccorritori hanno immediatamente trasportato il ragazzo nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Borgo Trento, dove lotta per la sua vita.
Le indagini dei carabinieri
L’area circostante l’abitazione è stata rapidamente transennata per garantire la sicurezza e limitare l’accesso ai curiosi, dando così spazio agli investigatori della Compagnia dei Carabinieri di Verona. Gli agenti, insieme al sostituto procuratore Paolo Sachar, stanno ora svolgendo un’accurata indagine per ricostruire gli eventi che hanno portato a questo tragico epilogo. Le informazioni sono scarse, poiché gli inquirenti hanno mantenuto riserbo sulla dinamica della sparatoria e sull’identità della persona che ha sparato.
La figura del marito
Inizialmente emerse alcune voci che indicavano il marito della vittima come un potenziale sospettato, ma i Carabinieri hanno immediatamente smentito questa ipotesi, affermando che l’uomo non è coinvolto nell’incidente. Il suo ruolo attuale è solo quello di persona informata sui fatti, fondamentale per comprendere la situazione familiare e i possibili motivi alla base di questa escalation di violenza. Tuttavia, la risonanza della tragedia ha già allertato la comunità locale, che rimbalza preoccupazioni e voci sulle condizioni della famiglia Spiazzi.
La vita del quartiere e le ripercussioni sulla comunità
Un ambiente di conflitto
Numerosi vicini di casa hanno rivelato che nei giorni precedenti alla tragedia si erano sentite urla provenire dall’abitazione di via Galilei. Alcuni hanno descritto un ambiente teso, caratterizzato da frequenti litigi tra madre e figlio. Questi elementi potrebbero fornire spunti utili per gli investigatori, ma lasciano anche un alone di tristezza e concorrente disorientamento tra i residenti. Il dramma che si è consumato all’interno di una casa che sembrava rappresentare una normale vita di quartiere ha segnato profondamente la comunità.
Lutto cittadino e solidarietà
Il sindaco di Lavagno, Matteo Vanzan, ha espresso la sua incredulità e il profondo cordoglio per quanto accaduto. Ha annunciato che nel giorno dell’ultimo saluto ad Alessandra Spiazzi sarà proclamato lutto cittadino. Inoltre, un evento musicale previsto per la serata è stato annullato in segno di rispetto. Questo gesto testimonia non solo la gravità della situazione, ma anche il forte senso di unione e solidarietà che caratterizza la comunità di Vago, unita nel dolore e pronta a sostenere la famiglia in questo momento difficile.
In sintesi, la sparatoria di Lavagno resta avvolta nel mistero e nelle domande irrisolte. Mentre gli investigatori continuano a scavare nella verità dei fatti, la comunità cerca di trovare un senso a un evento che ha lasciato una ferita profonda.