Un episodio drammatico ha scosso Mezzolombardo, un comune della provincia di Trento, dove un giovane di 19 anni ha ucciso il padre a coltellate per difendere la madre. L’arresto di Bojan Panic ha suscitato un acceso dibattito non solo per la gravità del reato, ma anche per le dinamiche familiari che hanno portato a questo gesto disperato. La vittima, Simeun Panic, di 46 anni, sarebbe stato un genitore violento, con un passato segnato da episodi di aggressione e problemi di alcolismo.
L’episodio che ha sconvolto la comunitÃ
Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì 3 aprile e venerdì in via Frecce Tricolori, dove la famiglia Panic vive da circa un anno e mezzo. Secondo le ricostruzioni, Simeun sarebbe tornato a casa verso le 23, in preda all’ira. Poco dopo, è scoppiata una violenta lite tra lui e la moglie Milka, che ha attirato l’attenzione dei figli. Bojan, accortosi della situazione di pericolo, è intervenuto per difendere la madre. In seguito a una colluttazione, il giovane ha preso un coltello da cucina e ha colpito il padre diversi volte. Gli inquirenti hanno ritrovato l’arma utilizzata sul luogo del delitto.
Dopo il tragico evento, Bojan ha cercato di rianimare il padre. Tuttavia, ben presto ha capito che Simeun era morto e ha contattato i Carabinieri, che sono intervenuti intorno alle 2 del mattino. All’arrivo dei militari, il giovane, accompagnato dal fratello di 17 anni e dalla madre, ha atteso l’arrivo degli inquirenti, descrivendo un clima di paura e tensione familiare.
La testimonianza del giovane e l’indagine in corso
Interrogato dalla Procura, Bojan ha raccontato di non essersi reso conto di quanto stava accadendo. La sua testimonianza ha rivelato un profondo senso di protezione nei confronti della madre, per la quale si è detto pronto a tutto. Gli inquirenti hanno comunicato che sul corpo di Simeun verrà effettuata un’autopsia per accertare le cause del decesso e per raccogliere ulteriori elementi utili all’indagine.
La famiglia Panic, di origini bosniache, vive in Italia da molti anni. Simeun, prima di questa tragedia, lavorava come muratore, mentre Milka era commessa. La testimonianza di un vicino, che ha sentito delle grida uscire dall’appartamento intorno all’1:30, conferma la tensione che si respirava in quell’ambiente. L’avvocato del giovane ha definito la situazione familiare complessa, descrivendo un contesto di conflittualità , caratterizzato da violenze e abusi.
La reazione della comunità e le prospettive legali
Il tragico gesto di Bojan ha suscitato una vasta reazione tra la popolazione di Mezzolombardo. Molti si interrogano sui segnali che avrebbero potuto evitare questo epilogo. La violenza domestica, purtroppo, è un fenomeno ancora in crescita e le vittime, spesso, si trovano in una situazione di isolamento. Il giovane ora si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida e, mentre la comunità si stringe attorno alla madre e al fratello, si spera che questa tragedia possa sollevare l’attenzione su una problematica tanto attuale quanto dolorosa.
L’esito di questo caso potrebbe anche influenzare il futuro di Bojan. Se da un lato la motivazione della difesa potrebbe alleggerire la sua posizione, gli sviluppi legali richiederanno tempo e un’approfondita analisi della situazione familiare. La storia della famiglia Panic ha messo a nudo un problema radicato, che merita un’attenzione particolare da parte delle autorità e della società .