Giampietro Agostini, un affermato fotografo e docente di 64 anni, ha tragicamente perso la vita a seguito di una caduta in un burrone nella Val Brembana, in provincia di Bergamo. L’incidente si è verificato mentre l’uomo percorreva un sentiero nel territorio montano. Nonostante sia riuscito a contattare i soccorsi, il suo corpo è stato rinvenuto senza vita sei ore dopo la caduta, destando grande shock nella comunità.
L’incidente fatale
La tragedia si è consumata venerdì 3 gennaio, intorno alle 15:00, a più di 2000 metri di altezza, lungo il sentiero che conduce al rifugio Benigni ai Piani dell’Avaro, nel comune di Ornica. Giampietro Agostini, un professionista della fotografia, stava affrontando un’escursione quando, per motivi ancora da chiarire, è scivolato precipitando in un dirupo sottostante. Nonostante la gravità della situazione, è riuscito a contattare i servizi di emergenza. Tuttavia, la sua incapacità di fornire informazioni dettagliate sulla propria posizione ha complicato notevolmente le operazioni di soccorso.
Le squadre di soccorso alpine, insieme ai carabinieri della stazione di Zogno ed ai vigili del fuoco di Bergamo, hanno avviato le ricerche. I tecnici hanno impiegato diverse ore a localizzarlo, utilizzando droni ed elicotteri per perlustrare l’area dall’alto. Dopo un’intensa ricerca, la sua auto è stata rinvenuta nella zona, mentre il suo corpo è stato trovato intorno alle 21:30. Purtroppo, per Agostini non c’era nulla da fare: è stato dichiarato morto a causa delle gravi ferite riportate nella caduta.
La vita e la carriera di Giampietro Agostini
Giampietro Agostini era originario di Borgo Valsugana, dove è nato nel 1960. La sua passione per la fotografia si era sviluppata fin da giovane, portandolo a diventare un professionista riconosciuto nel campo. Trasferitosi a Milano, aveva edificato una carriera che spaziava dalla fotografia artistica alla comunicazione visiva. Ha pubblicato circa quaranta libri e cataloghi, e le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e archivi privati.
Agostini ha lavorato con l’Archivio del settore Cultura Identità e Territorio di Regione Lombardia, occupandosi anche di progetti per aziende nel settore pubblicitario. Era anche stimato come docente di fotografia e narrazione visiva presso il Centro Bauer di Milano, dove trasmetteva la sua esperienza e passione a nuove generazioni di fotografi. Oltre alla sua professione, aveva una forte inclinazione per le escursioni in montagna, spaziando in tutto il Nord Italia.
I ricordi e l’impatto sulla comunità
La notizia della sua morte ha suscitato commozione tra amici, colleghi e conoscenti. Claudio Voltolini, sindaco di Grigno, ha espresso il suo cordoglio per la perdita di un uomo apprezzato e amato da tutti. “Giampietro lascia un vuoto importante nella nostra comunità; apprendere della sua scomparsa è stato un duro colpo,” ha dichiarato il sindaco. Questo evento ha fatto emergere non solo il dolore per la perdita di un professionista, ma anche il ricordo di una figura gentile e disponibile che ha saputo toccare le vite di chi lo circondava.
La morte di Giampietro Agostini rappresenta una tragica perdita per il mondo della fotografia e per le comunità che ha toccato con il suo lavoro. La sua passione e dedizione al mestiere rimarranno vive attraverso le sue opere e nei ricordi di coloro che lo hanno conosciuto.
Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2025 da Armando Proietti