Traghetto Aries bloccato a Palermo: passeggeri costretti a trascorrere la notte a bordo

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Traghetto Aries bloccato a Palermo: passeggeri costretti a trascorrere la notte a bordo - Gaeta.it

Un episodio insolito e sfortunato ha colpito i passeggeri del traghetto Aries di Grandi navi veloci. Nella serata del 29 luglio, l’imbarcazione, attesa per partire dal porto di Palermo verso Napoli, ha subito un imprevisto tecnico che ha costretto i viaggiatori a rimanere a bordo per l'intera notte. Questo evento ha suscitato preoccupazione e malcontento tra i passeggeri, molti dei quali erano in viaggio con figli e persone con disabilità.

L'incidente al porto di Palermo: inizio di un incubo

L’inaspettato ritardo nella partenza del traghetto Aries ha iniziato a destare ansia tra i passeggeri sin dal pomeriggio quando sono stati avvisati da Grandi navi veloci riguardo a un problema tecnico che avrebbe posticipato la partenza. Questo inconveniente si è aggravato alle 22, ora in cui le operazioni di imbarco erano state completate, ma il traghetto non era ancora salpato.

Le problematiche sono emerse quando il portellone dell’imbarcazione è risultato impossibile da abbassare, bloccando di fatto i passeggeri e i loro mezzi a bordo. Il malfunzionamento ha scatenato un senso di impotenza tra i viaggiatori, che negli spazi ristretti del traghetto hanno dovuto affrontare un’ormai evidente crisi.

La mancanza di comodità a bordo: un’ulteriore complicazione

Le difficoltà sono aumentate oltre la mera impossibilità di abbandonare la nave. Secondo quanto riferito dai presenti, il guasto al sistema elettrico non ha solo impedito l'apertura del portellone, ma ha anche causato un'interruzione della climatizzazione e una carenza di illuminazione, rendendo l’ambiente a bordo poco confortevole. Passeggeri segnalavano la presenza di bambini e persone anziane tra le 300 persone rimaste prigioniere, creando preoccupazioni aggiuntive su come gestire la situazione in un contesto di crescente affanno e ansietà.

L’obbligo imposta dalle autorità di restare a bordo ha scatenato l’insofferenza tra i viaggiatori, alcuni dei quali hanno espresso il loro malcontento attraverso diversi canali, incluso i social media. In particolare, è emersa la questione della sicurezza, dato che tra i passeggeri vi era anche un neonato con febbre, generando un ovvio allerta tra i genitori.

Ripristino della normale operatività: attesa e sbarco

Fortunatamente, la mattina successiva la situazione è cominciata a migliorare e, dopo aver risolto il guasto elettrico, il portellone del traghetto è stato finalmente abbassato. Questo ha permesso ai passeggeri di sbarcare, ma non senza ulteriori complicazioni.

Una volta scesi dalla nave, i viaggiatori sono stati invitati a recarsi presso la biglietteria per la gestione della situazione, comportando un ulteriore attesa di circa tre ore. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulle procedure di emergenza in caso di problematiche simili, suggerendo la necessità di garantire un maggiore supporto ai passeggeri in situazioni di inconveniente.

Il caso del traghetto Aries evidenzia le problematiche potenziali legate agli spostamenti marittimi e l'importanza della trasparenza nella comunicazione con i viaggiatori, specialmente in circostanze critiche come questa. Resta aperta la discussione su come migliorare l’esperienza di viaggio in tali situazioni e su come le compagnie marittime possano adottare misure preventive per evitare episodi simili in futuro.

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