Un clima di preoccupazione e tristezza avvolge l’Etna dopo una serie di incidenti mortali verificatisi nella giornata odierna. I gravi eventi hanno coinvolto escursionisti nella storica Valle del Bove, un terreno noto per la sua bellezza naturale, ma anche per i rischi che comporta. La situazione è ulteriormente complicata da un altro incidente che ha coinvolto una giovane mentre scivolava sulla neve. Gli eventi accaduti richiedono un’attenta analisi per comprendere i pericoli associati all’escursionismo in montagna.
Il primo incidente mortale: un 17enne precipitato
L’incidente più grave ha tragicamente colpito un giovane di 17 anni. Secondo le informazioni preliminari, il ragazzo stava percorrendo un sentiero sulla Schiena dell’Asino, una zona impervia della Valle del Bove, quando è improvvisamente scivolato e precipitato. L’allerta è stata lanciata tempestivamente, con l’intervento dell’elicottero Drago VF165 dei vigili del fuoco di Catania, che ha cercato di recuperarlo in condizioni critiche. Trasportato all’ospedale Cannizzaro, il giovane è stato subito assistito nel reparto di Rianimazione, dove, purtroppo, è deceduto alcune ore dopo. La dinamica di questo incidente sottolinea l’importanza di prendere precauzioni adeguate quando si percorrono sentieri montani, specialmente in condizioni meteorologiche avverse.
Un secondo decesso: escursionista sessantenne colpito dal ghiaccio
Quasi contemporaneamente al primo intervento, i vigili del fuoco sono stati chiamati a un altro incidente che ha coinvolto un uomo di circa sessant’anni. Egli si trovava in compagnia di un gruppo di escursionisti vicino al Rifugio Citelli, tra la Valle del Bove e l’Osservatorio Pizzi Deneri. Durante l’escursione, l’uomo è scivolato su una superficie ghiacciata, battendo la testa e provocando ferite gravi. La tempestività dell’intervento dei soccorritori, che hanno immediatamente trasferito l’uomo all’ospedale Cannizzaro, si è rivelata inefficace, poiché al suo arrivo i medici non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. Questo incidente evidenzia i rischi legati al ghiaccio durante l’attività escursionistica in montagna.
Una ragazza ferita sul versante opposto dell’Etna
La giornata di incidenti non è finita qui. Un terzo episodio ha visto coinvolta una ragazza di 16 anni, che, mentre si divertiva scivolando sulla neve con uno slittino nel territorio del Rifugio Sapienza, è caduta e ha subito un infortunio. Prontamente soccorsa dal personale del 118, è stata trasferita in elicottero all’ospedale Cannizzaro in codice rosso. Fortunatamente, al contrario delle vicende precedenti, si comunica che le sue condizioni, sebbene gravi durante il trasporto, non sarebbero così preoccupanti come inizialmente temuto. Questo incidente mette in luce la necessità di maggiore attenzione e sicurezza anche durante le attività ludiche in montagna, dove gli infortuni possono verificarsi con rapidità .
L’intervento dei soccorritori
In tutti e tre gli incidenti, un ampio schieramento di soccorritori è intervenuto per garantire assistenza. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto si sono mobilitati vari gruppi tra cui i volontari del soccorso alpino, militari della guardia di finanza e personale del Corpo forestale regionale. La loro presenza ha garantito un pronto soccorso e il recupero rapido degli escursionisti in difficoltà . Tale collaborazione tra diversi enti di soccorso è fondamentale in un contesto montano, dove le condizioni possono cambiare in un attimo e la situazione richiede efficienza e precisione.
Ultimo aggiornamento il 26 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano