Tragico crollo alla Vela Celeste di Scampia: una notte di paura e un futuro incerto per oltre 750 sfollati

Tragico crollo alla Vela Celeste di Scampia: una notte di paura e un futuro incerto per oltre 750 sfollati

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Tragico crollo alla Vela Celeste di Scampia: una notte di paura e un futuro incerto per oltre 750 sfollati - Gaeta.it

Il crollo del ballatoio della VELA CELESTE, avvenuto ieri sera a SCAMPIA, ha segnato una giornata drammatica per la comunità locale, con un bilancio tragico di due morti e tredici feriti. Le operazioni di evacuazione delle abitazioni hanno coinvolto oltre 750 persone, ponendo all’attenzione dell’amministrazione e dei servizi di emergenza la difficile situazione degli sfollati e la necessità urgenti di interventi strutturali.

Le dinamiche del crollo: ciò che è accaduto

Un cedimento strutturale inaspettato

Il crollo ha interessato il ballatoio in ferro situato al terzo piano della Vela Celeste, lasciando sotto shock gli abitanti e chi passava di lì. Testimoni raccontano che, al momento del cedimento, diverse persone si trovavano all’esterno, inclusi numerosi bambini intenti a giocare. La tragedia ha subito scatenato un’onda di soccorsi che ha coinvolto la polizia, i vigili del fuoco e personale della protezione civile. I feriti hanno riportato traumi e fratture, e sono stati trasportati d’urgenza presso le strutture ospedaliere.

Interventi immediati e controlli di sicurezza

Sin dalle prime luci dell’alba, i tecnici del comune, affiancati dai vigili del fuoco e dagli esperti della protezione civile, hanno avviato procedimenti di verifica della staticità dell’edificio e delle aree circostanti. Alle 12:30 si è tenuto un vertice in prefettura volto a fare il punto della situazione, fondamentale per pianificare le misure di emergenza. Qui si è cercato di comprendere l’entità della crisi abitativa e le possibili soluzioni per i residenti costretti a lasciare le proprie case.

Un futuro difficile per gli sfollati

Le misure di emergenza attivate

La notizia degli sfollati ha suscitato immediato allarme. Insieme ad un piano di evacuazione, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha attivato il Centro Coordinamento Soci, per garantire assistenza alle persone colpite in questa emergenza. Le operazioni di accoglienza e assistenza sono state coordinate con i servizi sociali della città, per offrire supporto a chi ha perso la propria abitazione.

Una risposta della comunità

Nel tentativo di alleviare il disagio delle famiglie sfollate, l’amministrazione comunale ha convocato diversi consiglieri per discutere strategie di supporto a lungo termine. Dalla vigilanza antisciacallaggio alle iniziative per il reinserimento degli sfollati, ogni passo è stato compiuto in modo da garantire sicurezza e serenità alle vittime di questa tragedia. È fiorita anche una mobilitazione da parte di associazioni locali, intenzionate a dare il proprio contributo per coloro che hanno subito danni.

Le indagini in corso

Avvio dell’inchiesta

La Polizia ha avviato un’inchiesta ufficiale per determinare le cause precise del crollo. Malgrado tra le ipotesi di lavoro quella di un cedimento strutturale sembri la più plausibile, tutti gli aspetti del caso sono stati accolti con cautela. Le verifiche da parte dei vigili del fuoco, necessarie di una conclusione certa, sono imperniate su un’analisi dettagliata dello stato della Vela Celeste, immobile che in passato era già stato oggetto di interventi di riqualificazione.

L’importanza dell’adeguatezza strutturale

Questo evento ha riacceso le luci sui temi riguardanti la sicurezza degli edifici nelle aree più vulnerabili della città. La Vela Celeste era parte di un progetto di riqualificazione finanziato nell’ambito del Piano Periferie, e la tragedia in corso mette in discussione la solidità delle misure attuate. Cresce la preoccupazione per il futuro stabilità di altri edifici simili della zona, aumentando la pressione sugli enti preposti a garantire la sicurezza dei cittadini.

A seguito di questi eventi angoscianti, la comunità di Scampia deve ora affrontare una fase di grande difficoltà e incertezze, con gli occhi puntati su un futuro che appare nebuloso.

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