Un evento tragico ha colpito la Cambogia con la morte di un bambino di 3 anni e mezzo, avvenuta nella provincia di Kratie, a seguito di un’infezione da influenza aviaria H5N1. Questo è il terzo decesso per questa infezione registrato nel Paese nel 2025, segnalando un trend preoccupante legato a questa malattia. Nonostante le cure intensive ricevute in ospedale, il piccolo ha purtroppo perso la vita domenica, il giorno successivo al ricovero, a causa di una gravissima condizione, manifestata attraverso sintomi come febbre, tosse e difficoltà respiratorie.
Dettagli sul caso del bambino di Kratie
Il bambino deceduto viveva a Prek Ta Aim, una località nella comunità di Bos Leav, situata nel distretto di Chetr Borei. La dinamica della sua infezione sembra legata all’allevamento di polli da parte della sua famiglia, i quali hanno mostrato sintomi di malattia: ben cinque di questi animali sono morti. Come riportato dai medici, la famiglia del piccolo ha cucinato il pollame deceduto per consumarlo, un comportamento che potrebbe aver esposto il bambino al virus H5N1.
Le autorità sanitarie locali hanno avviato un’indagine accurata per tracciare la fonte di infezione e identificare eventuali soggetti a rischio che potrebbero essere stati in contatto con il bambino. L’obiettivo è prevenire ulteriori contagi nella comunità, dato che la diffusione del virus rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica, in particolare tra i più giovani.
La minaccia dell’influenza aviaria in Cambogia
Il ministero della sanità cambogiano ha lanciato un chiaro avviso riguardo ai rischi associati all’influenza aviaria. È stato sottolineato l’importanza di evitare il consumo di polli malati o deceduti, poiché questa pratica può esporre seri pericoli alla salute. L’influenza aviaria H5N1 è riconosciuta come una patologia altamente letale, in grado di trasmettersi all’uomo, e il numero di casi umani continua a preoccupare le autorità sanitarie.
Dal 2003 a oggi, la Cambogia ha registrato 75 casi di infezione da virus H5N1, con 46 decessi associati. Questi dati sottolineano la necessità di vigilanza e di misure preventive, specialmente in contesti rurali dove l’allevamento di polli è praticato frequentemente. Le autorità sanitarie sono quindi impegnate a monitorare la situazione e a informare la popolazione sui comportamenti corretti da adottare per minimizzare i rischi.
Risposte e precauzioni delle autorità sanitarie
Dopo il decesso del bambino, il ministero della salute ha avviato campagne informative per educare le famiglie sui pericoli dell’influenza aviaria. Professionisti della salute pubblica stanno collaborando con le comunità locali per sensibilizzare sulle procedure di sicurezza da seguire negli allevamenti di polli e sulla gestione del pollame morto. Ulteriori controlli sono allo studio per garantire che la salute pubblica non venga compromessa e per prevenire focolai di infezione.
Le autorità sanitarie stanno anche valutando la creazione di linee guida più severe riguardo al trattamento e alla gestione del pollame nelle aree rurali, dove il contatto tra esseri umani e animali malati può avvenire più facilmente. È essenziale agire tempestivamente per evitare che casi come quello del bambino di Kratie si ripetano, alimentando così una risposta rapida ed efficace alle minacce poste dalle malattie trasmissibili provenienti dagli animali.