Giovedì sera, la città di Milano è stata scossa da un tragico incendio che ha portato alla morte di tre persone all’interno di un capannone situato in via Ermenegildo Cantoni. Questo drammatico evento ha avuto luogo in un’azienda di arredi per interni, gestita da cittadini di origine cinese. Le cause del rogo rimangono ancora non definite e le indagini sono in corso, mentre la comunità locale è sotto shock per la perdita di così giovani vite.
Il dramma del rogo in via Ermenegildo Cantoni
Il luogo dell’incendio
L’incendio è scoppiato intorno alle 23, interessando un immobile che fungeva da showroom e da magazzino per la “Wang Sas”, un’impresa specializzata nella produzione di mobili. Il capannone, che si estende su più piani, è stato devastato nel giro di poche ore dalle fiamme. La rapidità con cui il fuoco si è propagato ha messo in grave pericolo la vita delle persone presenti.
L’intervento dei soccorsi
Cinque mezzi dei vigili del fuoco, insieme a carabinieri, protezione civile e ambulanze del 118, sono stati inviati sul posto per affrontare l’emergenza. Gli operatori dei vigili del fuoco si sono adoperati tutta la notte, non solo per spegnere l’incendio, ma anche per garantire la stabilità della struttura, evitando potenziali crolli. Nonostante i loro sforzi, la situazione è risultata tragica. Le vittime, due fratelli di 17 e 19 anni e un giovane di 24 anni, sono stati trovati nel bagno al piano terra, probabilmente in cerca di riparo.
Le vittime e le indagini in corso
Le identità delle vittime
Le tre persone decedute sono state trovate senza vita, con uno dei giovani che indossava un pigiama, segno che stavano probabilmente riposando quando è scoppiato l’incendio. A rendere ancor più straziante la situazione, è stato il ritrovamento del loro cagnolino accanto ai corpi. Secondo i primi accertamenti, i ragazzi erano in possesso di letti all’interno dello showroom, suggerendo che vivessero e lavorassero nella stessa struttura.
Possibili cause e minacce ricevute
Le indagini sono ancora all’inizio e non si escludono scenari inquietanti. Alcuni titolari della “Wang Sas” avevano denunciato di aver ricevuto minacce solo qualche giorno prima dell’incendio. Gli investigatori stanno esaminando questa pista, tenendo presente che non sono state trovate tracce di acceleranti o inneschi. Tuttavia, un’area è stata isolata come punto di origine del rogo, e saranno necessarie ulteriori analisi per accertare che si sia trattato di un incidente o di un atto doloso.
Una comunità in lutto
La tragedia ha colpito nel profondo la comunità di Milano, che si ritrova a fare i conti con la dolorosa perdita di queste giovani vite. Gli inquirenti continuano a lavorare senza sosta per chiarire quanto accaduto, mentre amici e familiari delle vittime si stringono in un abbraccio di solidarietà e condivisione del dolore. La speranza è che la verità emerga rapidamente, portando giustizia per chi è stato colpito da questa immane tragedia.