La Procura di Cassino ha avviato un’inchiesta in merito alla morte di un giovane studente ghanese di 24 anni, Charles Balfour, deceduto in ospedale a seguito di un incidente mentre tornava a casa su un monopattino. L’episodio, che solleva interrogativi sul trattamento ricevuto in ospedale, si è verificato venerdì scorso. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il ragazzo, nonostante avesse lamentato forti dolori, non sarebbe stato sottoposto a una Tac addominale, ma solo a un esame del cranio.
La dinamica dell’incidente
Charles Balfour, secondo quanto emerso, stava rientrando a casa quando, a causa di una caduta dal monopattino, ha riportato gravi ferite. Trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Scolastica di Cassino, il giovane è stato inizialmente visitato dai medici, che hanno effettuato solo una Tac al cranio. Dato il risultato negativo dell’esame, il personale sanitario ha ritenuto opportuno dimetterlo, comunicandogli che non c’erano segni di patologie gravi. Tuttavia, nonostante le indicazioni di ritorno a casa, il giovane non si è sentito in grado di allontanarsi. Si è dunque seduto in una sedia del pronto soccorso, dove ha atteso fino a perdere conoscenza.
I segnali trascurati e il tragico esito
La situazione è degenerata quando, dopo alcune ore, il personale ha notato il suo stato catatonico. Un nuovo esame, più approfondito stavolta, ha rivelato una condizione critica: la rottura della milza e lesioni ai reni, accompagnati da una grave emorragia interna. Le condizioni di Charles si sono rivelate fatali. Nonostante il pronto intervento in sala operatoria, i medici non sono riusciti a salvarlo. La famiglia, preoccupata e indignata, ha presentato una denuncia ufficiale, portando alla creazione di un’inchiesta per chiarire le responsabilità dell’accaduto.
La reazione della comunità e le indagini della procura
La morte di Charles Balfour ha suscitato grande tristezza e indignazione nella comunità locale, nonché tra le organizzazioni che si occupano di diritti degli immigrati. Il suo tragico destino ha riacceso il dibattito sull’importanza della sicurezza e dell’adeguatezza dei servizi sanitari per tutti, in particolare per i più vulnerabili. La salma del giovane è stata sequestrata per consentire l’autopsia, mentre le cartelle cliniche sono state richieste dalla magistratura per analizzare i dettagli del trattamento ricevuto in ospedale.
Le indagini della Procura di Cassino mirano a chiarire se ci siano stati errori nella diagnosi e nella gestione del caso, e se i segnali di gravità erano stati adeguatamente considerati dal personale medico. Questo evento, oltre al dolore per la perdita, ha dato avvio a una riflessione necessaria sui protocolli di emergenza e sulla necessità di migliorare le pratiche di ascolto e attenzione verso i pazienti.