Giovedì 10 aprile, nel cuore di New York, un volo panoramico si è trasformato in una tragedia. Un elicottero turistico, operato dalla New York Helicopter, è precipitato nel fiume Hudson intorno alle 15:15. A bordo sei persone, tra cui una famiglia di turisti spagnoli, hanno perso la vita. Le autorità stanno ora dando il via a un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente, che ha colpito la comunità sia locale che internazionale.
La dinamica del volo e l’incidente
L’elicottero Bell 206 è decollato dal Downtown Manhattan Heliport alle 14:59 per un volo di circa trenta minuti. Il tour panoramico prevedeva il sorvolo di luoghi iconici come la Statua della Libertà e i famosi grattacieli di Manhattan. Secondo i resoconti, all’altezza del George Washington Bridge, il velivolo ha invertito la rotta verso sud, ma qualcosa è andato storto. Testimoni oculari hanno riferito che l’elicottero ha improvvisamente mostrato segni di guasto; in particolare, si è parlato di un rumore assordante seguito dalla rottura delle pale del rotore principale.
“Ho assistito all’elicottero spezzarsi a metà prima di cadere in acqua,” ha riportato un testimone, che ha visto la scena da una distanza ravvicinata. L’elicottero ha quindi inclinato e precipitato nel fiume, un evento che ha creato panico tra i presenti. Video e immagini amatoriali hanno catturato il momento del disastro, mostrando l’aereo che si inabissava tra schiuma e urla.
Interventi di soccorso e recupero delle vittime
Immediatamente dopo il tragico impatto, i servizi di emergenza sono intervenuti. I vigili del fuoco di New York, accompagnati da agenti della NYPD e dai servizi medici di emergenza, sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente. Si sono unite anche squadre subacquee della Guardia Costiera. Durante le operazioni, i soccorritori hanno recuperato i corpi di tutti i passeggeri e del pilota, un giovane di 21 anni. Quattro passeggeri sono stati dichiarati morti sul posto, mentre gli altri due non sono sopravvissuti nonostante i tentativi di rianimazione in ospedale.
L’area attorno al Pier 40 è stata isolata e il traffico nautico bloccato per permettere alle squadre di recupero di lavorare nel modo più sicuro possibile. Le indagini sono state affidate al National Transportation Safety Board , che si occuperà di analizzare il relitto e i registri di volo.
Un dolore che attraversa confini
La notizia dell’incidente ha raggiunto rapidamente la Spagna, suscitando un profondo dolore nella comunità catalana. La famiglia spagnola, che era in viaggio per esplorare New York, ha scatenato una forte reazione emotiva, sia tra i familiari che tra i connazionali. Il Consolato Generale di Spagna ha attivato il suo supporto per assistere le famiglie colpite. La stampa spagnola ha dedicato ampio spazio alla notizia, descrivendo l’evento come una “tragedia inspiegabile,” mentre diversi mezzi di comunicazione hanno messo in risalto la tragedia attraverso commenti e riflessioni sulla sicurezza dei voli turistici.
Le indagini sulle cause
Gli esperti del NTSB sono già al lavoro per determinare le cause dietro il disastro. Polizie di varie specialità stanno esaminando diversi fattori che potrebbero aver contribuito all’incidente: dalla condizione dell’elicottero alla manutenzione regolare, fino alla formazione del pilota. Non si escludono guasti meccanici, errori umani o una combinazione di problemi tecnici. Le domande restano numerose: come è potuto successo a un volo apparentemente sicuro? La serenità di un tour tanto amato si è trasformata in una situazione letale, gettando ombre su un’esperienza comune nella città.
La città di New York lamenta ora, per l’ennesima volta, la perdita di vite innocenti. Atti di omaggio, fiori e messaggi di cordoglio sono stati lasciati lungo il fiume da residenti e turisti, a testimonianza del dolore collettivo e della richiesta di maggiore sicurezza nel settore dei voli turistici.