L’incidente mortale verificatosi sabato scorso a Ozieri ha scosso profondamente la comunità locale. Gioele Putzu, un bambino di soli nove anni, è deceduto a causa di un infortunio causato dal crollo di una porta da calcio. La tragedia ha messo in evidenza questioni riguardanti la sicurezza degli impianti sportivi, specialmente quelli non vigilati durante le ore di accesso pubblico. Le indagini sono in corso per chiarire le responsabilità.
Le cause del decesso
Risultati della TAC e dell’esame autoptico
Oggi, l’Istituto di medicina legale di Sassari ha rilasciato i risultati delle indagini autoptiche su Gioele Putzu. Le analisi hanno rivelato che la causa della morte è stata una lesione al cuore, derivante dal trauma subito durante l’incidente. La TAC ha evidenziato un trauma addominale da schiacciamento, causato dai pali della porta da calcetto che sono crollati addosso al bambino mentre giocava con due amici. L’elemento significativo è che il trauma cardiaco si è rivelato fatale e, purtroppo, non ha lasciato scampo al giovane.
Circostanze dell’incidente
Il tragico evento è avvenuto mentre Gioele si trovava nel campo sportivo del quartiere San Nicola, che secondo le prime indagini risulta avere delle carenze nella gestione della sicurezza. Al momento dell’incidente, non si stavano svolgendo attività ufficiali, ma il campo era accessibile al pubblico, e le porte da calcio non erano fissate corretamente, rappresentando un serio rischio per chi vi accedeva.
Funerali e tributi
Cerimonia nella comunità
Dopo l’accertamento della causa della morte, il corpo di Gioele è stato restituito alla sua famiglia. I funerali saranno celebrati domani, alle 15:30, presso la chiesa di Sant’Ignazio da Laconi ad Olbia, dove il bambino viveva con i genitori. La comunità è attesa per rendere omaggio alla memoria del piccolo, la cui vita è stata tragicamente spezzata.
Solidarietà e cordoglio
La tragedia ha colpito profondamente non solo la famiglia di Gioele, ma anche i suoi amici e i residenti di Olbia e Ozieri. Al diffondersi della notizia, sono stati espressi numerosi messaggi di cordoglio sui social media e in vari punti di ritrovo del paese. La perdita di un bambino suscita sempre emozioni forti, e in questo caso, la comunità si unisce per sostenere i genitori e onorare la memoria del giovane.
Indagini in corso
Responsabilità e sicurezza degli impianti
Le indagini sono attualmente sotto la direzione della Procura di Sassari e sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Ozieri. Gli inquirenti stanno valutando le responsabilità di chi gestiva l’impianto sportivo. Al momento, nessun nome è stato registrato tra gli indagati; tuttavia, le indagini si concentrano su di chi ha il dovere di garantire la sicurezza e la custodia dello spazio.
Testimonianze e accessibilità dell’impianto
Le testimonianze raccolte fino a questo momento indicano che i cancelli dell’impianto erano aperti e accessibili a chiunque, nonostante non ci fossero gare o allenamenti in corso al momento dell’incidente. Questo solleva interrogativi sull’adeguatezza delle misure di sicurezza nei centri sportivi, specialmente in riferimento all’accesso ai minori. Le autorità locali sono chiamate a rivedere le procedure di sicurezza per prevenire simili tragici eventi in futuro.