Tragico incidente a Viareggio: la morte di Said l’Algerino e le indagini in corso

Tragico incidente a Viareggio: la morte di Said l’Algerino e le indagini in corso

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Tragico incidente a Viareggio: la morte di Said l’Algerino e le indagini in corso - Fonte: Blitzquotidiano | Gaeta.it

A Viareggio, la morte di un uomo noto come Said l’Algerino ha suscitato grande attenzione mediatica e interesse pubblico. A seguito di un grave incidente che ha coinvolto un’auto e una presunta rapina, le autorità stanno ora cercando di fare luce sulle circostanze della sua scomparsa. L’autopsia ha rivelato che l’uomo è deceduto a causa della rottura dell’aorta, ma le indagini sono ancora in corso per chiarire le dinamiche di quanto accaduto e l’identità della vittima.

Le cause della morte di Said

L’autopsia, eseguita dal medico legale Stefano Pierotti, ha confermato che Said l’Algerino è morto per una grave emorragia a seguito della rottura dell’aorta addominale. Questo grave infortunio è avvenuto quando l’uomo è stato colpito dall’auto di Cinzia Dal Pino, una 65enne imprenditrice. La brutalità dell’impatto ha spinto Said contro la vetrina di un negozio, risultando fatale.

È interessante notare che non sono stati trovati segni di pneumatici sul corpo dell’uomo, il che suggerisce che la dinamica dell’incidente non è stata quella di un investimento classico, ma piuttosto un impatto laterale che ha causato la sua morte. Secondo le autorità, Said era già in arresto cardiaco al momento del suo arrivo in ospedale. Nonostante le tempestive manovre di soccorso, la sua vita non è stata salvata. Infine, la relazione conclusiva dell’autopsia dovrà essere depositata entro sessanta giorni, fornendo ulteriori dettagli sulle cause del decesso.

La dinamica dell’incidente fatale

L’incidente si è verificato dopo una serata di divertimento per Cinzia Dal Pino, che aveva appena cenato con amici. Dopo essersi accorta del furto della sua borsa, la donna ha inseguito Said, accusato di averla derubata. La situazione si è trasformata in un dramma quando, armata di un presunto coltello – di cui non è stata trovata alcuna traccia – ha minacciato l’imprenditrice.

Le indagini hanno messo in evidenza che, nonostante l’inseguimento e i successivi impatti, Dal Pino ha proseguito il suo tragico percorso, investendo Said per quattro volte. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono ora al vaglio delle autorità, che stanno cercando di analizzare ulteriori video che potrebbero fornire maggiore chiarezza sui momenti precedenti all’impatto. Dopo aver recuperato la sua borsa, Dal Pino è fuggita dal luogo dell’incidente, senza prestare soccorso all’uomo investito.

Accuse di omicidio e incertezze sull’identità della vittima

Attualmente, Cinzia Dal Pino si trova agli arresti domiciliari, equipaggiata con un braccialetto elettronico. È accusata di omicidio volontario, e la Procura di Lucca ha giustificato la richiesta di custodia cautelare temendo la possibilità di ulteriori reati legati a questa drammatica situazione.

Contemporaneamente, le indagini si sono spostate anche sulla vera identità di Said, il quale era conosciuto nella zona con il nome di Said Malkoune, di origini algerine. Tuttavia, alcuni amici hanno avanzato dubbi circa la sua effettiva identità, sostenendo che il suo vero nome potrebbe essere Nourdine Naziki e che proviene dal Marocco. Per fare chiarezza, le autorità hanno annunciato l’intenzione di eseguire un esame del DNA affinché sia possibile avere una conferma definitiva.

Le sorelle della vittima, attualmente residenti a Casablanca, hanno lanciato un appello per ottenere giustizia, dichiarando che le modalità della morte del loro congiunto sono inaccettabili. L’identificazione precisa di Said risulta quindi cruciale, non solo per la chiusura di questo tragico caso, ma anche per garantire un’adeguata risposta legale nel processo che ne seguirà.

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