La notizia della tragica scomparsa di un uomo di 38 anni ha scosso la comunità di Borzonasca, nel Levante di Genova. Ritrovato cadavere domenica, il corpo dell'individuo è stato recuperato dai vigili del fuoco dopo una lunga e difficile operazione di ricerca. L’uomo, noto nella Val d’Aveto per le sue attività sportive e professionali come muratore, ha perso la vita in un'area del lago di Giacopiane, un bacino artificiale che è stato teatro di un accidentale annegamento nelle famose sabbie mobili della zona. Le indagini sono in corso per accertare le circostanze esatte di questo tragico evento.
La drammatica scoperta del corpo
Sabato scorso, durante una giornata di relax attorno al lago di Giacopiane, l'uomo è scomparso misteriosamente mentre si trovava nell'acqua. Le ore di incertezza che hanno seguito la sua scomparsa sono state caratterizzate da attimi di tensione, culminati con il ritrovamento del cadavere nella giornata di domenica. Le prime ricostruzioni suggeriscono che, grazie alla sua familiarità con il luogo, l'uomo possa aver erroneamente sottovalutato il pericolo rappresentato dalle sabbie mobili.
Nonostante i rapidi interventi di soccorso coordinati dai vigili del fuoco e supportati dai carabinieri, le difficoltà legate al recupero del corpo hanno ritardato la missione, portando a una crescente preoccupazione tra gli amici e familiari dell’individuo. Testimoni affermano che la segnaletica presente all’ingresso dell’area avvertiva esplicitamente del "divieto di balneazione" e del "pericolo di sabbie mobili", ma è possibile che l’uomo, conoscendo il luogo, si sia avventurato pericolosamente oltre i confini stabiliti. Le indagini, attualmente in corso, sono attentamente seguite dalla compagnia dei carabinieri di Sestri Levante, che sta raccogliendo tutte le informazioni necessarie per fare chiarezza sull'accaduto.
Il lago di Giacopiane: caratteristiche e precauzioni
Il lago di Giacopiane si trova a un'altitudine di 1.015 metri nel territorio del Comune di Borzonasca. È un bacino artificiale creato negli anni Venti del Novecento, progettato per la produzione di energia elettrica, insieme a un piccolo laghetto sottostante, denominato Pian Sapeio. Le caratteristiche idrografiche della zona includono due bacini disposti a scala, dove l’acqua fluisce dal lago superiore a quello inferiore, chiuso da una diga a botte che ne delimita il lato meridionale. Il lago principale è invece sorretto da una diga che si erge anch'essa a sud ed è sormontata da un tempietto in stile liberty, creando un panorama suggestivo che attira visitatori e amanti della natura.
Le doti paesaggistiche del lago di Giacopiane non sono l'unico richiamo per coloro che desiderano esplorare la zona. Il territorio circostante offre possibilità di escursioni su sentieri montani verso le vette vicine, come il Monte Bregaceto e il Monte Aiona, incentivando l’attività outdoor e le passeggiate naturalistiche. Nonostante la bellezza del paesaggio, l’accesso alla zona del lago è regolamentato e interdetto ai camper e caravan; per visitare l’area è necessaria un’autorizzazione a pagamento rilasciata dal Comune di Borzonasca.
La tragicità dell'incidente mette in evidenza l'importanza di rispettare le precauzioni di sicurezza evidenziate nei cartelli affissi lungo la zona, specialmente in un luogo come Giacopiane, noto per il rischio rappresentato dalle sabbie mobili. Le autorità locali continuano a sottolineare la necessità di informare i visitatori riguardo ai pericoli presenti e di garantire monitoraggi adeguati per prevenire futuri incidenti.
