La città di Genova è scossa da un drammatico evento avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, che ha portato alla morte del portuale Giovanni Battista Macciò, travolto da una ralla. Le indagini rivelano che il conducente, un uomo di 54 anni, risultava positivo a sostanze cannabinoidi, ma non era in stato di alterazione al momento dell’incidente. I dettagli dello svolgimento dell’accaduto sono al centro di un’indagine approfondita coordinata dalla procuratrice Arianna Ciavattini.
Indagini in corso sull’incidente mortale
Gli inquirenti stanno attualmente analizzando la dinamica dell’incidente, cercando di comprendere le motivazioni che hanno spinto il conducente della ralla a compiere una manovra considerata “anomala”. La ralla ha compiuto una inversione a U, ma una volta completata la manovra, invece di proseguire dritto, ha cambiato direzione schiantandosi contro un’altra ralla ferma. Questo impatto ha tragicamente portato alla morte di Macciò, il quale si trovava a terra intento a controllare un container.
Per fare chiarezza sulla vicenda, gli investigatori stanno esaminando non solo le immagini delle telecamere di videosorveglianza che riprendono il momento dell’incidente, ma anche le registrazioni dei giorni precedenti. Questo passaggio è cruciale per determinare se l’inversione effettuata dal conducente fosse una prassi comune nel traffico del porto o se, al contrario, fosse un’azione inusuale.
Analisi dei test e documenti in esame
Il conducente della ralla è stato sottoposto a un alcol test risultando negativo, mentre è atteso l’esito di esami supplementari per valutare il tasso di cannabinoidi nel suo sistema. L’investitore è stato portato all’ospedale Galliera dove ha effettuato i test necessari per la ricostruzione di quanto accaduto. Le indagini sono stringenti e comprendono anche la revisione dei documenti relativi allo stato di servizio dell’uomo coinvolto, per verificare il rispetto delle procedure di sicurezza e idoneità al lavoro.
Un aspetto importante di questa indagine è la raccolta di informazioni sulle verifiche periodiche eseguite sul conducente. Queste verifiche sono fondamentali per stabilire se il personale impiegato al porto fosse effettivamente abilitato e formato per operare in condizioni di sicurezza e quale fosse il livello di vigilanza sul rispetto delle normative vigenti.
La comunità portuale in lutto
La morte di Giovanni Battista Macciò ha colpito profondamente non solo la sua famiglia, ma anche l’intera comunità portuale di Genova. Macciò era una figura conosciuta e rispettata, con anni di esperienza alle spalle, che ha dedicato la sua vita al lavoro nel porto. La sua scomparsa sottolinea l’importanza della sicurezza sul lavoro e la necessità di continuare a investire in formazione e vigilanza per prevenire eventi tragici come questo.
In attesa di chiarimenti e aggiornamenti da parte delle autorità competenti, la comunità si unisce nel dolore ricordando un uomo che ha dato tanto per il suo lavoro e per le persone che lo circondavano. La speranza è che questa tragedia possa servire come spunto per miglioramenti normativi e operativi che garantiscano maggiore sicurezza per tutti gli operatori del settore portuale.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Marco Mintillo