Un drammatico episodio si è verificato nei Piani Resinelli, sopra Abbadia Lariana, in provincia di Lecco, dove un base jumper di 33 anni ha perso la vita dopo essersi lanciato da un’alta parete rocciosa. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio, ha suscitato grande commozione nella comunità locale e tra gli appassionati di sport estremi, richiamando l’attenzione sulla pericolosità di queste attività. Gli investigatori sono ora al lavoro per chiarire le cause di questo tragico evento, che riporta alla mente un altro incidente mortale avvenuto pochi mesi fa nella stessa area.
La dinamica dell’incidente: il lancio fatale
L’ultimo volo del base jumper
L’incidente è avvenuto attorno alle 13, quando l’uomo si è lanciato dal Forcellino, una località nota per la pratica di sport estremi, in particolare il base jumping. Testimoni riferiscono che il base jumper abbia eseguito la manovra in modo apparentemente regolare, ma subito dopo il decollo sarebbe insorto un problema con la sua attrezzatura, in particolare con la sua vela. Un malfunzionamento che ha compromesso la sua capacità di planare, portandolo a precipitare sulle rocce sottostanti.
Allerta e soccorsi
Dopo il lancio, i compagni di avventura del base jumper non vedendolo tornare hanno immediatamente lanciato l’allerta, avviando una serie di operazioni di soccorso. Le autorità locali, tra cui il Soccorso alpino, i Vigili del fuoco e i Carabinieri, sono stati prontamente mobilitati per cercare di raggiungere il luogo dell’incidente. Nel frattempo, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso per facilitare le operazioni di ricerca e recupero.
Ricerca e recupero: ore di apprensione
Operazioni di salvataggio
Le operazioni di ricerca sono andate avanti per alcune ore, durante le quali le squadre di soccorso hanno setacciato la zona circostante il luogo del lancio nel tentativo di rintracciare il base jumper disperdendo ogni attesa che potesse esserci una possibilità di trovarlo in vita. Le difficoltà del terreno e le condizioni ambientali hanno reso il lavoro complesso e delicato, richiedendo un’accurata pianificazione.
Ritrovamento del corpo
Dopo non poche ore di intense ricerche, il corpo dell’uomo è stato infine rinvenuto nei boschi sottostanti l’area di lancio. La scena del ritrovamento ha suscitato forte commozione e sgomento tra gli operatori di soccorso e per tutti coloro che erano presenti nel momento della tragedia. La conferma del decesso ha gettato un’ombra di tristezza su un’attività che, sebbene entusiasmante, comporta rischi e pericoli non trascurabili.
Incidenti di base jumping: un problema da considerare
Riflessioni sugli incidenti passati
Non è la prima volta che si registrano incidenti mortali legati al base jumping nella zona. Già a febbraio di quest’anno, un altro sportivo, Alessandro Fiorito, era deceduto nello stesso modo, precipitando dopo un lancio con la tuta alare. Questo non fa che mettere in evidenza i rischi intrinseci a queste pratiche e la necessità di una maggiore attenzione e preparazione.
Sicurezza e prevenzione
Le autorità competenti e le associazioni degli sportivi estremi dovranno considerare l’importanza di campagne di sensibilizzazione e di formazione specifica sulla sicurezza per ridurre il numero di incidenti. È cruciale che i praticanti di sport ad alta adrenalina siano ben addestrati e equipaggiati, affinché possano difendersi dai pericoli che l’attività comporta e vivere appieno l’emozione del volo in totale sicurezza.
Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco