La sicurezza sulle strade della Capitale continua a destare preoccupazione dopo il tragico incidente che ha coinvolto Didina Toma, una donna rumena di 56 anni, residente a Roma. Martedì 18 marzo 2025, la donna è stata investita da un’automobile mentre attraversava via Ardeatina, diventando così la diciottesima vittima di incidenti stradali nel comune di Roma dall’inizio dell’anno. Questo evento evidenzia una realtà allarmante, dove numeri luttuosi si intrecciano con storie di vite spezzate e famiglie distrutte.
La dinamica dell’incidente
Era appena passata la sei e mezza del mattino quando Didina Toma ha tentato di attraversare via Ardeatina, un’importante arteria stradale. L’impatto è avvenuto all’incrocio con via di Santa Felicola, poco dopo che la donna era entrata in carreggiata. Una Ford Fiesta, guidata da un ventenne, l’ha travolta mentre si trovava a metà strada. La velocità con cui procedeva l’auto ha reso l’impatto devastante. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori del 118, per Toma non c’è stato nulla da fare. È deceduta sul colpo, lasciando dietro di sé una comunità in lutto.
La salma della vittima è stata trasferita al Policlinico di Tor Vergata per il riconoscimento formale. Nel frattempo, il giovane conducente, visibilmente sconvolto dall’accaduto, è stato accompagnato al Campus Biomedico per gli accertamenti di routine. È stato sottoposto a test per l’uso di sostanze e alcol, ed ora è indagato per omicidio stradale. L’episodio ha scosso non solo la famiglia della vittima, ma un’intera comunità, colpita da un ennesimo tragico evento che richiama l’attenzione sulla sicurezza stradale a Roma.
Indagini in corso
Dopo il gravissimo incidente, sono intervenuti gli agenti del IX gruppo Eur della polizia locale per raccogliere evidenze e testimonianze. Un aspetto critico da chiarire è se Didina Toma stesse attraversando sulle strisce pedonali. La polizia ha sequestrato l’auto coinvolta, avviando accertamenti per ricostruire con precisione la sequenza dei fatti. Gli agenti sono anche alla ricerca di telecamere di videosorveglianza che possano aver catturato l’incidente, poiché sembra che non ci siano testimoni oculari presenti al momento del sinistro.
Il punto in cui si è verificato l’incidente è già stato oggetto di segnalazioni da parte di comitati di quartiere, i quali hanno evidenziato la pericolosità della strada. Le richieste per interventi di messa in sicurezza si fanno sempre più pressanti, poiché il tratto di via Ardeatina è considerato ad alto rischio per pedoni e ciclisti.
Le voci della comunità
L’incidente ha suscitato forti reazioni tra i residenti della zona, che da tempo chiedono misure di sicurezza più stringenti. I cittadini hanno lamentato l’assenza di interventi tangibili da parte delle autorità locali per migliorare la situazione. «Su questo tratto di strada si sono verificate richieste di maggiore sicurezza, ma gli interventi concreti tardano ad arrivare», hanno dichiarato alcuni rappresentanti del quartiere.
Le strade consolari, come via Ardeatina, vengono giudicate inadeguate per i pedoni. Molti residenti fanno notare che spesso non ci sono marciapiedi, costringendo le persone a camminare a bordo strada. Oltre alle carenze infrastrutturali, il problema della velocità eccessiva degli automobilisti emerge come un tema centrale. Ci sono appelli affinchè l’amministrazione prenda misure di riduzione dei limiti di velocità nelle aree residenziali, per evitare altre tragedie simili a quella accaduta a Didina Toma. La morte di questa donna rappresenta l’ennesima tragica conferma di quanto sia urgente un intervento concreto per tutelare la vita degli utenti della strada nella Capitale.