Tragico incidente stradale in Alto Adige: giovane genovese perde la vita a soli 19 anni

Tragico incidente stradale in Alto Adige: giovane genovese perde la vita a soli 19 anni

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Tragico incidente stradale in Alto Adige: giovane genovese perde la vita a soli 19 anni - Gaeta.it

Un drammatico incidente stradale ha colpito la comunità genovese e ha suscitato un’ondata di tristezza in tutta Italia. La notte scorsa, Davide Lancioni, un ragazzo di 19 anni proveniente da GENOVA, ha perso la vita in un incidente avvenuto lungo la ss241, un’importante strada statale che attraversa la Val d’Ega, in ALTO ADIGE. La vicenda, purtroppo, si è trasformata da una semplice gita a una tragedia, lasciando amici e familiari nella dolorosa incognita del futuro.

Ricostruzione del sinistro

Il tragico impatto nella galleria di Cornedo

Secondo le informazioni fornite dai carabinieri della Compagnia di BOLZANO, che sono intervenuti immediatamente sul luogo dell’incidente, l’auto coinvolta ha subito un impatto devastante. A bordo del veicolo c’erano tre giovani, tutti ventenni: Davide era seduto sul sedile posteriore, mentre il conducente, di origini straniere, e un altro passeggero italiano occupavano i sedili anteriori. Le prime indagini suggeriscono che i tre giovani potessero trovarsi in ALTO ADIGE per trascorrere un periodo di svago o una breve vacanza.

L’incidente è avvenuto all’interno della galleria di Cornedo, un tratto stradale noto per le sue curve pericolose. Dalle testimonianze raccolte e dai rilievi effettuati, sembrerebbe che l’auto viaggiasse a una velocità eccessiva. In prossimità di una curva, il veicolo ha invaso la corsia opposta, schiantandosi violentemente contro la parete laterale della galleria per poi fermarsi contro il guardrail. La dinamica dell’incidente ha suscitato particolare attenzione, data la forza dell’impatto che ha causato la morte istantanea di Davide.

Il bilancio delle ferite tra i passeggeri

L’incidente ha avuto ripercussioni fatali per Davide Lancioni, che non ha avuto scampo a causa della violenza dell’impatto. Gli altri due passeggeri hanno subìto lesioni diverse. L’altro giovane italiano, seduto accanto al guidatore, ha riportato gravi ferite ed è stato immediatamente trasportato all’ospedale di BOLZANO per ricevere cure mediche urgenti. Attualmente, le condizioni di salute del giovane ferito sono monitorate, ma i medici assicurano che non è in pericolo di vita.

Il conducente, sebbene sia rimasto ferito anch’esso, ha riportato solo lesioni lievi e ha già ricevuto assistenza medica. La situazione di questo ragazzo, sebbene meno critica di quella del passeggero, resta comunque sotto osservazione. Gli inquirenti stanno studiando con attenzione la registrazione dei fatti per comprendere i dettagli esatti che hanno portato a questa tragedia.

Indagini in corso

Accertamenti dei carabinieri su omicidio stradale e lesioni

Le autorità competenti hanno avviato un’inchiesta per omicidio stradale e lesioni gravi, con l’intento di fare luce sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento. I carabinieri della Compagnia di BOLZANO stanno collaborando con i pubblici ministeri per raccogliere prove e testimonianze in merito all’incidente. Ulteriori accertamenti sono stati richiesti per chiarire se ci siano state violazioni delle normative stradali che possano aver contribuito al sinistro.

Le indagini potrebbero richiedere diversi giorni, durante i quali gli inquirenti ascolteranno anche potenziali testimoni e ricostruiranno il percorso dei giovani prima dell’incidente. È importante, per la comunità e le famiglie coinvolte, comprendere pienamente le cause di questo evento che ha spezzato vite e creato un clima di angoscia e incertezza.

L’incidente riporta l’attenzione sulla sicurezza stradale in ALTO ADIGE e sull’importanza di rispettare le norme di guida, soprattutto in tratti stradali notoriamente pericolosi. La comunità genovese e quella di BOLZANO si uniscono nel dolore per la perdita di un giovane e nel desiderio di risposte in un momento così difficile.

Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

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