Un alpinista ha perso la vita il 16 agosto, ma la notizia è emersa solo oggi dalla Polizia cantonale svizzera. Questo tragico evento segna un periodo drammatico per le scalate sul Cervino, dove quest’estate si sono verificati diversi incidenti mortali. Il Cervino, una delle montagne più iconiche e temute delle Alpi, continua a richiamare alpinisti da ogni parte del mondo, malgrado i rischi connessi alla sua ascensione.
l’incidente del 16 agosto
Circostanze dell’incidente
Nella giornata del 16 agosto, un alpinista è caduto per circa 800 metri mentre cercava di discendere dalla cima del Cervino, precisamente dalla cresta dell’Hörnli, a un’altezza di circa 4.200 metri. L’incidente è avvenuto intorno alle 14:30, e il corpo dell’alpinista è stato ritrovato sul ghiacciaio del Cervino. È probabile che lo scalatore si trovasse da solo al momento della caduta. L’allerta è stata lanciata da un altro alpinista che si trovava nelle vicinanze e ha assistito alla tragedia, consentendo così l’intervento rapido delle autorità.
Intervento dei soccorritori
L’elicottero di Air Zermatt è stato immediatamente mobilitato per il recupero del corpo. Questo tipo di operazione è comune in situazioni di emergenza sulle montagne svizzere, dove il tempo e le condizioni meteorologiche possono complicare le operazioni di soccorso. Una volta recuperato, il corpo dell’alpinista è stato trasportato a valle, ma l’identificazione della vittima rimane ancora un processo in corso. Questo incidente segna la terza tragedia che si è verificata sul versante svizzero del Cervino in tempi recenti.
precedenti tragedie sul Cervino
Il secondo incidente del 16 agosto
Nella stessa giornata in cui è avvenuto il primo incidente, altri due alpinisti hanno perso la vita dopo una caduta di oltre 1.000 metri sempre sul Cervino. I due esperti scalatori erano partiti dal rifugio Hörnli a Zermatt, un importante punto di partenza per molti alpinisti diretti verso la vetta. Poiché non erano rientrati, è scattato l’allerta: i familiari e gli amici hanno contattato le autorità, facendo subito attivare una ricerca. Le unità di pronto intervento di Air Zermatt hanno effettuato un volo di ricognizione e hanno individuato i corpi senza vita nella parete nord della montagna.
L’incidente del 25 luglio
Un altro tragico incidente è avvenuto il 25 luglio, quando un alpinista è deceduto dopo essere caduto per circa 100 metri sulla parete Est del Cervino. Anche in questo caso, l’allerta è stata lanciata da alcuni escursionisti che hanno assistito in diretta alla caduta e ai disperati tentativi di salvarlo. Le squadre di soccorso, intervenute prontamente con un elicottero, hanno potuto solo constatare il decesso dell’alpinista, che era partito molto presto dal rifugio Hörnli per affrontare l’ascensione.
il fascino e i rischi del cervino
Un’attrazione per gli alpinisti
Il Cervino non è solo una montagna; è un simbolo di avventura e determinazione per molti alpinisti. La sua posizione iconica al confine tra Italia e Svizzera attira ogni anno migliaia di scalatori, attratti dalla bellezza e dalla sfida che offre. Tuttavia, nonostante la sua popolarità, il Cervino presenta sfide uniche e condizioni meteorologiche spesso imprevedibili che possono trasformare un’ascensione affascinante in un’ardua sfida.
Riflessioni sulla sicurezza
Le recenti tragedie hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza degli alpinisti e sulla necessità di una preparazione adeguata per affrontare percorsi complessi. Molti esperti consigliano di rimanere sempre aggiornati sulle condizioni meteo e di non sottovalutare le proprie capacità fisiche e tecniche. Gli incidenti evidenziano l’importanza di scalare in compagnia e di avere sempre a disposizione un piano di emergenza. La comunità alpinistica è in allerta e invita tutti a riflettere sui pericoli insiti nella pratica di questo sport.