Tragico incidente sul lavoro a Trescore Cremasco: perde la vita imprenditore di 51 anni

Tragico incidente sul lavoro a Trescore Cremasco: perde la vita imprenditore di 51 anni

Un imprenditore di 51 anni, Carmelo Longhitano, muore in un incidente sul lavoro a Trescore Cremasco, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza nei cantieri edili e la necessità di misure preventive.
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Tragico incidente sul lavoro a Trescore Cremasco: perde la vita imprenditore di 51 anni - Gaeta.it

Una nuova tragedia ha scosso il mondo del lavoro in Italia, e in particolare quello della costruzione. Un imprenditore di 51 anni, Carmelo Longhitano, ha perso la vita a seguito di un grave incidente avvenuto a Trescore Cremasco, in provincia di Cremona. Questa notizia di cronaca mette in luce la necessità di maggiori misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, dove troppe volte si registrano incidenti fatali.

L’incidente fatale: cosa è successo a Trescore Cremasco

La drammatica vicenda si è consumata nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio, intorno alle 14:30. Longhitano, residente nel Bresciano e titolare della Edil Cm di Roccafranca, si trovava all’interno della carrozzeria Nichetti e Pertusi in viale Risorgimento, quando è avvenuta la tragedia. Stava lavorando con alcuni operai per installare delle ringhiere di sicurezza sulla copertura del capannone. Durante le operazioni, l’imprenditore è salito su una scala per ispezionare il tetto, composto da pannelli di coibentazione.

Dai primi accertamenti condotti dagli ispettori dell’Ats Val Padana e dai carabinieri di Romanengo, si è appreso che uno dei pannelli sotto il suo peso ha ceduto, facendolo precipitare da un’altezza di circa cinque metri. Le condizioni di Longhitano sono subito risultate critiche, ed è scattato immediato l’allerta per il soccorso sanitario.

Intervento del personale sanitario: la drammatica reazione ai soccorsi

Cogliendo l’urgenza della situazione, il medico e gli operatori del servizio di emergenza della Croce Rossa sono prontamente intervenuti sul posto. Nonostante i tentativi disperati di rianimare l’imprenditore, per lui non c’è stato nulla da fare. La richiesta iniziale di supporto dell’eliambulanza è risultata superflua, dato che, al momento dell’arrivo, era già stato constatato il decesso. Un’assenza di sicurezza verificabile, che riporta alla luce le preoccupazioni riguardanti la salute dei lavoratori.

Questo terribile incidente non rappresenta un caso isolato; è purtroppo un capitolo di una lunga lista di infortuni mortali sul lavoro, che solleva interrogativi sulle misure di protezione attuate nei vari settori, specialmente in quello dell’edilizia, notoriamente esposto a rischi significativi.

Sequestro del capannone: indagini in corso

In seguito all’incidente, il capannone in cui è avvenuta la caduta è stato posto sotto sequestro dalle autorità. Gli agenti della polizia locale hanno avviato accertamenti e rilievi per comprendere le dinamiche esatte dell’incidente e per verificare eventuali responsabilità. È fondamentale che ogni tragico evento come questo venga analizzato per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro e prevenire incidenti futuri.

La comunità locale è scossa dalla notizia, che evidenzia una realtà spesso trascurata nella discussione pubblica. Il dolore di una famiglia colpita da una perdita inaspettata è un’emozione profonda e complessa, che si intreccia con la riflessione sulle mancanze e i rischi che devono essere affrontati nel mondo del lavoro. Quello che è accaduto a Trescore Cremasco deve servire da monito per l’intera società, poiché ogni vita persa in un incidente lavorativo è una vita che non può essere ridata indietro.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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