Il trasferimento di 255 dipendenti di Wartsila allo stabilimento di Mediterranean Shipping Company segna una tappa significativa nella ristrutturazione della multinazionale finlandese. Dopo l’annuncio di un piano di centralizzazione della produzione di motori a 4 tempi in Finlandia, la chiusura delle attività a Trieste assume contorni definitivi. Nel contesto di una crescente attenzione verso la sostenibilità e la decarbonizzazione, il gruppo svela come i suoi stabilimenti italiani, sebbene privi di produzioni attive, continueranno a giocare un ruolo chiave nelle funzioni di ricerca e sviluppo.
Il trasferimento del personale a Msc
Un cambiamento segnato da scelte strategiche
Oggi, 255 dipendenti dello stabilimento Wartsila sono ufficialmente passati a Msc, come previsto da un accordo tra le due compagnie. Questo trasferimento rappresenta la fase finale di un processo avviato nel luglio 2022, quando Wartsila ha annunciato l’intenzione di cessare la produzione a Trieste. La multinazionale ha deciso di concentrare l’assemblaggio dei suoi motori a Vaasa, in Finlandia, dove sono state centralizzate le attività produttive. Da quel momento in poi, le operazioni a Trieste sono state progressivamente interrotte, culminando con il trasferimento odierno del personale.
L’impatto sul territorio e sul mercato del lavoro
Il passaggio dei dipendenti a Msc comporta implicazioni non solo per la forza lavoro di Wartsila, ma anche per il mercato del lavoro locale. Trieste ha storicamente rappresentato un punto nevralgico per l’industria dei motori marini e la sua perdita di capacità produttiva solleva interrogativi sul futuro economico della regione. Tuttavia, l’azienda ha chiarito che la cessazione della produzione non implica l’abbandono totale dello stabilimento. Le strutture e gli altri asset di Wartsila a Trieste saranno trasferiti in autunno, mantenendo così una presenza fisica nell’area.
Il futuro della produzione di motori a Trieste
Centralizzazione a Vaasa e il valore delle funzioni di supporto
Wartsila ha sottolineato che, nonostante la chiusura della produzione, Trieste e gli altri stabilimenti italiani rimarranno cruciali per il Gruppo. Le attività di ricerca e sviluppo, vendita, sourcing, servizi, gestione dei progetti e formazione saranno infatti mantenute. Questo approccio permette di sostituire le operazioni di produzione con funzioni strategiche, garantendo una continuità con l’expertise già radicata nel territorio.
Sostegno alla decarbonizzazione e innovazione
Hakan Agnevall, presidente e CEO di Wartsila, ha delineato la strategia dell’azienda, che mira a influenzare la decarbonizzazione delle industrie marittime ed energetiche. Questa direzione richiede un costante impegno verso la competitività e l’efficienza operativa. Per Wartsila, Vaasa rappresenta una solida base industriale europea, ma l’esperienza accumulata a Trieste sarà fondamentale per supportare i clienti a livello globale. Roger Holm, presidente del business Marine di Wartsila, ha confermato che l’azienda continuerà a servire il mercato italiano con team esperti a Trieste, Genova, Napoli e Taranto, mantenendo così un legame forte con la clientela locale.
Il futuro di Wartsila si disegna dunque su una strategia integrata, dove la ricerca e l’innovazione saranno pilastri fondamentali, nonostante il trasferimento di produzione. L’azienda finlandese cerca di armonizzare le sue operazioni con le sfide attuali legate alla sostenibilità e alla transizione energetica, segnando un passaggio fondamentale per le sue operazioni in Italia.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2024 da Armando Proietti