Trasferimento e saluto: monsignor Caiazzo si appresta a lasciare Matera-Irsina e Tricarico

Trasferimento e saluto: monsignor Caiazzo si appresta a lasciare Matera-Irsina e Tricarico

Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo lascia la diocesi di Matera-Irsina per Cesena-Sarsina il 16 marzo 2025, riflettendo su un mandato di nove anni ricco di esperienze e connessioni significative.
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Trasferimento e saluto: monsignor Caiazzo si appresta a lasciare Matera-Irsina e Tricarico - Gaeta.it

Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, attualmente vescovo della diocesi di Matera-Irsina e Tricarico, si prepara a un cambiamento significativo nella sua carriera ecclesiastica. Il 16 marzo 2025, assumerà infatti il nuovo incarico nella diocesi di Cesena-Sarsina. Attraverso una lettera rivolta ai fedeli, Caiazzo esprime le sue riflessioni su questo passaggio, suggerendo che l’arrivederci non è la fine ma una nuova fase da affrontare con gratitudine e speranza.

Un percorso durato nove anni

Monsignor Caiazzo non ha tardato a condividere la sua esperienza con la comunità, definendo il suo mandato di nove anni un viaggio ricco di incontri e significative esperienze. “Un saluto iniziato 9 anni fa”, scrive nella sua lettera, firmandola come Don Pino per sempre. Le sue parole evocano una profonda connessione con la diocesi, sottolineando come ogni incontro e ogni percorso abbiano contribuito alla sua personale crescita e a quella delle comunità che ha servito.

La sua lettera si riempie di immagini concrete: volti che si incrociano, strade percorse, case visitate. Caiazzo parla di un mondo meraviglioso che ha fatto suo, una storia condivisa che va oltre il suo mandato. Questo attaccamento emotivo alle realtà vissute si riflette in un messaggio di preoccupazione per il futuro, invitando i suoi fedeli a mantenere viva la memoria delle esperienze passate, affinché le nuove generazioni possano ereditare questa ricca storia.

Un invito alla responsabilità collettiva

Nella sua comunicazione, l’arcivescovo esorta le comunità a riflette sui risultati raggiunti durante il suo mandato, sottolineando l’importanza di non adagiarsi sugli allori. Un messaggio che incita a curare non solo la bellezza, ma anche la storia locale. “Anche il passato deve essere conosciuto dalle nuove generazioni”, afferma, sottolineando il ruolo cruciale delle storie condivise nella formazione dell’identità collettiva.

Caiazzo è consapevole che la storia di una comunità è il fondamento su cui si edificano il presente e il futuro. La sua chiamata all’azione è chiara: è fondamentale riconoscere e valorizzare ciò che è stato per affrontare il domani con maggiore consapevolezza e preparazione. Con il suo passaggio, una nuova persona assumerà l’incarico, apportando il proprio stile e approccio, ma sempre nel contesto di una tradizione storica ben radicata.

L’aspettativa di un nuovo inizio

Con l’arrivo di un nuovo vescovo, Monsignor Caiazzo guarda anche al futuro con ottimismo. “Cambierà lo stile, perché ognuno di noi è unico e irripetibile”, dice, citando il futuro santo Carlo Acutis per enfatizzare il valore dell’individualità. Questa transizione è vista come un’opportunità di crescita e rinnovamento.

Il nuovo vescovo avrà il compito di approdare all’interno di un contesto già consolidato, dove conoscerà il territorio, i problemi locali e le esigenze della popolazione. Caiazzo ricorda che il dialogo con le istituzioni civili e militari sarà fondamentale per affrontare le sfide in modo costruttivo. L’importanza della collaborazione, anche nella diversità dei ruoli, viene enfatizzata come un modo per servire al meglio le persone e la terra.

Un ultimo saluto carico di emozione

Don Pino avrà l’opportunità di salutare le comunità in due importanti eventi. La prima celebrazione si terrà a Tricarico il 28 febbraio, seguita da una Messa a Matera il primo marzo. Questi eventi rappresentano l’occasione non solo per cogliere l’ultimo momento insieme, ma anche per celebrare un percorso comune ricco di esperienze significative.

Il transfert del vescovo rappresenta un momento di profonda emozione per tutti: un rito di passaggio che mette in luce la bellezza della relazione tra un pastore e la sua comunità. Anche se la figura di Monsignor Caiazzo sta per cambiare, il suo imprinting rimarrà visibile nella vita di queste diocesi, che continueranno a crescere guardando verso il futuro, custodendo la memoria e le esperienze passate.

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