La giornata di venerdì si preannuncia critica per il trasporto pubblico in diverse città italiane, a causa di uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati di categoria, tra cui Usb Lavoro Privato. Questa mobilitazione mira a richiamare l'attenzione su temi rilevanti come i salari, la sicurezza e i diritti dei lavoratori. Le proteste interesseranno i servizi di autobus, metro e tram, soprattutto a Roma e Milano, con possibili disagi per i pendolari.
Le motivazioni dello sciopero
Nella comunicazione ufficiale del sindacato Usb, si evidenziano le motivazioni che hanno portato a questa mobilitazione. I rappresentanti del sindacato sottolineano come il governo e le associazioni datoriali stiano attuando una politica di smantellamento del settore che ha reso la professione di autoferrotranviere sempre meno attrattiva. Con salari di ingresso che non superano i 7 euro l'ora e carichi di lavoro che ignorano le normative sulla sicurezza, molti lavoratori stanno abbandonando questo mestiere. L'Usb denuncia la mancanza di attenzione da parte delle istituzioni verso la sicurezza e la qualità del servizio pubblico, creando un ambiente lavorativo insoddisfacente.
Gli effetti a Roma
Il capoluogo laziale non sfugge alle conseguenze dello sciopero. A Roma, l'agitazione coinvolgerà principalmente la rete Atac e le linee periferiche operative dalla società RomaTpl. Secondo quanto comunicato dall'Agenzia per la Mobilità di Roma, sarà garantito il servizio regolare fino alle 8:30 e poi nuovamente dalle 17:00 alle 20:00. Tuttavia, le fasce orarie al di fuori di questi intervalli potrebbero registrare significativi disagi: ritardi e cancellazioni di corse saranno all'ordine del giorno.
In aggiunta, sempre venerdì, è previsto un altro sciopero di 4 ore, dalle 8:30 alle 12:30, da parte dei sindacati Usb e Orsa a carico della sola rete Atac. Ciò significa che i pendolari devono prepararsi a un venerdì complicato, dove il trasporto pubblico potrebbe diventare un’impresa difficile, rendendo il viaggio in città una vera sfida.
La situazione a Milano
Anche a Milano la situazione non è migliore. Qui, gli stessi sindacati proclamano un’astensione dal lavoro che si inserisce nel contesto della mobilitazione nazionale. A Milano, il servizio è previsto essere interrotto dalle 8:45 alle 15:00 e poi nuovamente dopo le 18:00 fino alla fine del servizio. Atm, la società di trasporti milanese, ha avvisato i cittadini di possibili ritardi e disagi durante queste fasce orarie.
I rappresentanti dei sindacati accusano le controparti datoriali di non voler avviare un dialogo su questioni sulle quali essi giudicano essenziale una discussione. Tra le principali richieste figurano un aumento salariale di 300 euro, la riduzione dell'orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali a parità di stipendio, una revisione delle norme di sicurezza sul lavoro e la richiesta di blocco delle privatizzazioni del trasporto pubblico locale. Un ulteriore punto controverso è relativo al mancato riscontro da parte delle aziende sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il periodo 2024-2027, evidenziando così un clima di tensione tra lavoratori e datori di lavoro.
Prospettive future
Mentre le città si preparano a fronteggiare le conseguenze dello sciopero, è chiaro che le questioni toccate dai sindacati continueranno a rimanere sul tavolo. L’assenza di un dialogo costruttivo tra i lavoratori e le istituzioni potrebbe portare a futuri eventi di mobilitazione, con l’intento di garantire migliori condizioni di lavoro e di sicurezza per milioni di italiani che ogni giorno si affidano ai trasporti pubblici. Le giornate di protesta rappresentano un segnale forte e chiaro che il settore del trasporto pubblico ha bisogno di attenzioni urgenti per ripristinare un servizio efficiente e dignitoso.
Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Marco Mintillo
