Trasporto pubblico locale in Italia: il 21° rapporto di Isfort e le riflessioni di Giuseppina Gualtieri

Il 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani analizza la ripresa del trasporto pubblico post-pandemia, evidenziando sfide, differenze regionali e la necessità di investimenti e strategie a lungo termine.
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Trasporto pubblico locale in Italia: il 21° rapporto di Isfort e le riflessioni di Giuseppina Gualtieri - Gaeta.it

Il 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani, presentato nella sala plenaria del CNEL a Roma, ha fornito spunti cruciali sulla situazione attuale del trasporto pubblico locale in Italia. Giuseppina Gualtieri, Vicepresidente di Asstra, ha offerto analisi dettagliate sullo stato del trasporto pubblico dopo il periodo pandemico, evidenziando non solo le difficoltà attuali, ma anche le possibilità di miglioramento. Il rapporto, curato da Isfort, si è rivelato un importante strumento per comprendere l’evoluzione delle esigenze di mobilità degli italiani.

La ripresa del trasporto pubblico nella fase post-pandemia

Gualtieri ha sottolineato come il rapporto evidenzi una ripresa delle domande di TPL negli anni successivi al Covid, un segnale positivo in un contesto difficile. Nonostante ciò, ha avvertito che, a livello nazionale, il settore stenta a recuperare completamente, segnando una riduzione del 3% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Queste cifre evidenziano la necessità di azioni immediate per stimolare la domanda di trasporto pubblico e favorire una mobilità più sostenibile.

In aggiunta, l’analisi ha rivelato che sussistono notevoli differenze tra le varie aree del paese, suggerendo che le regioni del Sud spesso affrontano maggiore difficoltà rispetto a quelle del Nord. Questo divario geografico mette in luce la complessità della pianificazione dei servizi di trasporto, che devono adattarsi a contesti socio-economici diversi.

Un altro punto sollevato riguarda l’uso eccessivo dell’auto privata. Gualtieri ha osservato come questa modalità di trasporto abbia ancora una quota predominante, mentre la parte del trasporto pubblico rimane insufficiente. “Gli obiettivi del PNRR, che prevedono un incremento della quota modale pari al 10%, non sembrano essere a portata di mano se non ci saranno interventi mirati e coordinati.”

Investimenti e condizioni abilitanti per il TPL

Per migliorare la competitività del TPL, Gualtieri ha evidenziato l’importanza del ruolo delle aziende, che devono essere in grado di realizzare operativamente gli investimenti necessari. Tuttavia, questi sforzi devono essere accompagnati da condizioni abilitanti che supportino il settore, come l’adeguamento alle dinamiche inflattive del fondo nazionale Trasporti e delle tariffe.

L’impatto dell’inflazione sul costo dei servizi di trasporto costituisce una sfida significativa. L’aumento dei costi operativi richiede un’attenzione particolare da parte delle istituzioni preposte al fine di garantire un servizio efficiente ed economicamente sostenibile. Inoltre, la trasformazione energetica del settore rappresenta un passaggio cruciale e necessiterà di risorse aggiuntive per gestire la transizione verso un modello più ecologico e sostenibile.

Gualtieri ha messo in evidenza che sono necessarie strategie a lungo termine, che vanno oltre le soluzioni temporanee, per permettere al TPL di affrontare le nuove sfide del mercato. “Le aziende devono essere pronte ad adottare innovazioni e modernizzare i propri servizi per attrarre una clientela sempre più esigente e consapevole.”

Piani di mobilità e governance

Un altro tema centrale del discorso di Gualtieri è stato l’importanza di valorizzare strumenti di governance come i PUMS e i contratti di servizio. Questi strumenti dovrebbero essere concepiti con un orizzonte di medio-lungo periodo, integrando i nuovi paradigmi di mobilità e rispondendo alle esigenze locali.

I PUMS rappresentano una guida fondamentale per pianificare un sistema di trasporto che possa adattarsi a cambiamenti rapidi e imprevisti. Deve esserci un’integrazione efficace tra le diverse multinazionali e istituzioni locali, per garantire che i progetti di mobilità siano in linea con le aspettative dei cittadini e con le esigenze del mercato.

In questo contesto, Gualtieri ha evidenziato che la sfida dell’innovazione non deve essere affrontata passivamente. “Occorre una leadership forte e visione chiara per governare i cambiamenti in atto nel settore della mobilità, affrontando in maniera proattiva le dinamiche che caratterizzano il rapporto tra cittadini e trasporti.”

La presentazione del 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani segna un momento cruciale per riflettere sulle prossime mosse necessarie per migliorare il trasporto pubblico locale in Italia e renderlo più competitivo e accessibile per tutti gli italiani.

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Laura Rossi

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