Il ruolo del laser nel trattamento del glaucoma
Il trattamento del glaucoma ha conosciuto recentemente una fase di rivalutazione e rivoluzione, con il laser che assume un ruolo di primaria importanza insieme a innovative formulazioni di farmaci oculari a rilascio prolungato. Questo cambiamento è stato spiegato da Stefano Gandolfi, esperto nel campo dell’oftalmologia, che sottolinea come l’approccio tradizionale alla patologia presentasse diverse criticità .
Le criticità dell’uso dei colliri nel glaucoma
L’utilizzo di colliri come primo step nel trattamento del glaucoma presenta diverse criticità , tra cui l’autosomministrazione e l’aderenza terapeutica. Gandolfi evidenzia come l’instillazione dei colliri richieda una certa precisione e costanza nel rispetto degli orari di somministrazione, cosa non sempre facile da mantenere nel tempo. Per superare queste problematiche, si è rivalutato il trattamento laser come prima opzione terapeutica, ottenendo risultati promettenti nel migliorare il funzionamento dei tessuti oculari.
Innovazioni nel campo farmacologico
Un’altra importante innovazione nel trattamento del glaucoma riguarda l’introduzione di farmaci a rilascio prolungato, che consentono una terapia più efficace nel tempo. Questi nuovi sistemi di somministrazione, che includono anche microiniezioni all’interno dell’occhio, rappresentano un cambio di prospettiva rispetto alla tradizionale terapia basata sui colliri. Questo approccio permette agli specialisti di controllare meglio il percorso terapeutico e garantire una pressione oculare controllata per lunghi periodi.
La natura insidiosa del glaucoma
Il glaucoma è definito come il “ladro silenzioso della vista” poiché spesso non presenta sintomi evidenti fino a quando non ha causato danni irreversibili al nervo ottico. Gandolfi sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce, poiché una volta che la malattia ha causato danni alla vista, non è possibile recuperarli. La ricerca attiva del glaucoma diventa quindi fondamentale per prevenire conseguenze gravi sulla vista.
Fattori di rischio e quadro epidemiologico
Oltre all’invecchiamento, tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma vi sono la familiarità , la miopia elevata e le comorbidità cardiovascolari. Gandolfi evidenzia come sia fondamentale monitorare da vicino i parenti di pazienti affetti da glaucoma, poiché esiste una predisposizione genetica alla malattia. In generale, il glaucoma colpisce una percentuale significativa della popolazione dopo i 40 anni, con un’incidenza che aumenta con l’avanzare dell’età .
Innovazioni e prospettive future
Al Congresso della Società Italiana Scienze Oftalmologiche sono state discusse diverse novità nel campo del glaucoma, tra cui sistemi a lento rilascio, nuove tecniche diagnostiche e interventi chirurgici sempre più minimamente invasivi. Tuttavia, l’accesso a queste nuove procedure rimane complesso, con dispositivi non sempre rimborsati a livello regionale. La Società scientifica del glaucoma si impegna a promuovere percorsi di cura sempre più efficaci e accessibili per i pazienti affetti da questa patologia.
Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2024 da Laura Rossi