Tre autori marchigiani tra i finalisti di Cortinametraggio 2025: una celebrazione del cinema italiano

Tre autori marchigiani tra i finalisti di Cortinametraggio 2025: una celebrazione del cinema italiano

Il festival Cortinametraggio 2025, in programma a Cortina d’Ampezzo, celebra la creatività di giovani cineasti con tre cortometraggi marchigiani finalisti che affrontano temi di tradizione e identità.
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Tre autori marchigiani tra i finalisti di Cortinametraggio 2025: una celebrazione del cinema italiano - Gaeta.it

Cortinametraggio, il festival dedicato al cortometraggio che si svolgerà a Cortina d’Ampezzo dal 17 al 23 marzo 2025, celebra la passione e la creatività di giovani cineasti. Tra i venti titoli finalisti, spiccano tre opere realizzate da autori marchigiani, a conferma della vitalità del panorama cinematografico regionale. La manifestazione, patrocinata anche dalla Fondazione Marche Cultura e dalla Marche Film Commission, rappresenta un’importante vetrina per i talenti emergenti.

I finalisti marchigiani: storie di passione e conflitto

Tra le opere selezionate, “Superbi” di Nikola Brunelli, “Majoneze” di Giulia Grandinetti e “Il taglio di Jonas” di Rosario Capozzolo portano in scena temi importanti legati alla tradizione, all’identità e al confronto generazionale. Andrea Agostini, Presidente di Fondazione Marche CulturaFilm Commission, ha sottolineato l’importanza di questa selezione per il riconoscimento della competenza artistica marchigiana nel panorama cinematografico.

Il film “Superbi”, ideato da Brunelli, narra la storia di Fulvio, un anziano maestro delle famose olive ascolane che deve fronteggiare la concorrenza di Ismail, un giovane italiano di seconda generazione. La trama esplora il conflitto tra tradizione e modernità, mostrando come Fulvio inizialmente tenti di ostacolare il nuovo arrivato ma giunga infine a riconoscerlo come un possibile erede. Il cortometraggio si posiziona come una riflessione sul passaggio del testimone nelle tradizioni culinarie e sull’apertura al cambiamento.

“Majoneze”, il lavoro di Giulia Grandinetti, si propone come un potente racconto di ribellione. Ambientato nell’Albania montuosa, la storia segue Elyria, una giovane donna costretta a confrontarsi con le severe imposizioni familiari. Utilizzando il bianco e nero, il cortometraggio riesce a trasmettere visceralmente il viaggio interiore della protagonista, il suo desiderio di libertà e la decisione drammatica che la porterà a rompere con le proprie radici.

“Il taglio di Jonas”, diretto da Rosario Capozzolo, racconta la storia di un ragazzo disabile, Jonas, che si prepara per un incontro significativo. La trama si focalizza sul suo viaggio verso un salone di bellezza a Roma, dove una nuova esperienza di vita viene condivisa con Patty, la proprietaria. Questo incontro non solo rappresenta un passo per Jonas verso l’autonomia, ma diventa anche un momento di crescita per entrambi i protagonisti.

La rappresentanza marchigiana nel panorama cinematografico

Questi tre cortometraggi non solo evidenziano la creatività degli autori marchigiani, ma mostrano anche la ricchezza narrativa della regione, capace di produrre opere che affrontano temi universali come il cambiamento sociale, il confronto tra culture e l’affermazione del sé. Il festival di Cortinametraggio offrirà a questi talenti l’opportunità di farsi notare e di acquisire visibilità a livello nazionale e internazionale.

A chiudere l’edizione del festival sarà la proiezione di “Il burattino e la balena” di Roberto Catani, un cortometraggio d’animazione che ha recentemente partecipato con successo a festival di rilevo. Questa scelta di un’opera animata rappresenta un ulteriore segnale della diversificazione e della qualità artistica che caratterizza il festival.

Il Cortinametraggio 2025 si propone quindi come una manifestazione imperdibile per coloro che amano il cinema e desiderano scoprire le nuove voci del settore, con particolare attenzione ai talenti marchigiani che continuano a dimostrare il loro valore e la loro capacità di raccontare storie significative.

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