Il mondo dell’arte è in fermento per l’apertura di “Tre capolavori a Vicenza”, un’esposizione di grande rilievo che si svolge nella storica Basilica Palladiana. Fino al 9 marzo 2025, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare tre straordinari disegni di Leonardo da Vinci, custoditi nel Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano. L’evento, fortemente voluto dal Comune di Vicenza con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo e la direzione di Guido Beltramini, punta a valorizzare il patrimonio artistico e a coinvolgere sia i residenti che i turisti, in particolare durante le festività natalizie.
La location unica: la Basilica Palladiana
La Basilica Palladiana, un simbolo della città di Vicenza e riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1994, è stata appositamente allestita per accogliere questa mostra. Al suo ultimo piano, il salone è stato trasformato in un suggestivo spazio espositivo, progettato per evocare un “incontro” tra grandi maestri dell’arte. La scelta della location non è casuale: la Basilica, con la sua architettura mozzafiato e la sua storia secolare, offre un contesto ideale per un evento che unisce periodi artistici e linguaggi visivi diversi. La rassegna non si limita a mostrare le opere, ma crea un dialogo tra Leonardo da Vinci, Jacopo da Bassano e Gianandrea Gazzola, coinvolgendo i visitatori in un’esperienza immersiva e multisensoriale.
I tesori di Leonardo da Vinci
Al centro dell’esposizione ci sono tre disegni di Leonardo da Vinci, opere rare che non erano mai state presentate a Vicenza. Questi disegni non sono semplici opere d’arte, ma rappresentano le riflessioni intime e le esplorazioni scientifiche del maestro del Rinascimento. Utilizzando una calligrafia invertita, che rende le annotazioni leggibili solo allo specchio, Leonardo annotava studi sui meccanismi della visione, sulla luce e sull’ombra, oltre a teorie sulle percezioni sensoriali. Questi fogli trasmettono una profonda curiosità scientifica, simile a vere e proprie mappe mentali in cui si intrecciano le sue scoperte artistiche e scientifiche.
Trasferimenti temporali: Leonardo, Bassano e Gazzola
La mostra non solo celebra l’arte di Leonardo, ma offre anche uno scorcio sull’opera di Jacopo da Bassano, un contemporaneo che si distinse per i suoi toni vivaci e le composizioni drammatiche. La pala “L’alluvione del Colmeda”, che fa parte della rassegna, rappresenta un importante contributo artistico e si collega alle tematiche della natura e della vita quotidiana dell’epoca. Accanto a queste opere storiche, l’inedita installazione di Gianandrea Gazzola, intitolata “Senza nome”, aggiunge un elemento di modernità . Si compone di uno specchio d’acqua quadrato, ideale per stimolare la riflessione e la contemplazione, insieme a teli sospesi che di fatto creano una relazione visiva con i capolavori di epoche diverse.
Un’occasione per tutti: gratuità e accessibilitÃ
L’esposizione è concepita per essere un regalo per la comunità locale di Vicenza e per la provincia, dato che i residenti possono visitare la mostra gratuitamente. Questo incentiva l’afflusso di pubblico e stimola l’interesse verso l’arte, particolarmente in un periodo festivo che porta con sé una maggiore propensione alla cultura. La mostra è tuttavia aperta anche ai turisti, i quali rappresentano un gruppo significativo di visitatori, in particolare nel periodo natalizio. Questo evento non solo arricchisce l’offerta culturale di Vicenza, ma contribuisce a costruire una comunità più consapevole e appassionata di arte e storia.
Ultimo aggiornamento il 6 Dicembre 2024 da Laura Rossi