A Modena, in via Pomposiana, zona Marzaglia, sono stati trovati i corpi senza vita di due genitori e del loro figlio disabile all’interno di un’abitazione. Dai primi accertamenti emerge un possibile avvelenamento come causa del decesso. Le forze dell’ordine stanno conducendo le indagini con il supporto del reparto scientifico per chiarire quanto accaduto in quella che si presenta come una tragedia famigliare.
Ipotesi di omicidio-suicidio sullo sfondo della tragedia famigliare
La pista più accreditata, sulla base degli elementi raccolti, configura un possibile omicidio seguito da suicidio. Le autorità sospettano che il padre possa aver tolto la vita alla moglie e al figlio, poi togliendosi la vita. Questa ricostruzione si basa anche sulle testimonianze dei vicini e commercianti della zona, allertati da alcuni segnali anomali nei giorni precedenti il ritrovamento.
Un commerciante riferisce che la donna era affetta da una malattia cronica che la rendeva incapace di compiere sforzi fisici, mentre il figlio si muoveva in carrozzina a causa della disabilità . La condizione di fragilità dei familiari potrebbe aver inciso sulla tensione all’interno della casa. Le motivazioni, al momento, restano da chiarire ma gli inquirenti indagano su tutti gli aspetti legati alla salute e alle relazioni familiari.
Il ritrovamento dei corpi a modena e i primi accertamenti
Il ritrovamento è avvenuto in una casa di via Pomposiana, quartiere Marzaglia, nella mattinata del 2025. I carabinieri della sezione locale, intervenuti sul posto, hanno scoperto i corpi senza vita di due adulti e un ragazzo disabile. Si tratta di una famiglia composta da madre, padre e figlio. A fornire una prima descrizione della dinamica è la polizia scientifica che, dopo il sopralluogo, ha ipotizzato la presenza di sostanze tossiche all’interno dell’abitazione.
Le circostanze portano a considerare la morte per avvelenamento, verso cui le analisi tossicologiche saranno cruciali. I corpi sono stati recuperati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori esami. Gli esperti hanno già raccolto campioni dal luogo, puntando a ricostruire l’esatta causa del decesso e le modalità con cui si sono verificati i fatti.
I prossimi passi delle indagini e il ruolo del reparto scientifico
Nonostante le ipotesi iniziali, le autorità mantengono attenzione anche ad altre piste investigative, senza escludere nessuna possibilità . Le attività di sopralluogo si accompagnano all’analisi delle prove chimiche e biologiche raccolte nella casa, per appurare se si tratti di un avvelenamento accidentale, volontario o collegato a eventuali terze persone.
Gli esperti del reparto scientifico lavorano a stretto contatto con i carabinieri, procedendo con esami approfonditi sui campioni rilevati durante il sopralluogo. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati dei test tossicologici che potranno confermare la natura del veleno e le modalità di somministrazione. L’attenzione si focalizza anche sullo stato mentale del padre e su elementi che possano spiegare un gesto così grave.
Le autorità mantengono il massimo riserbo, sottolineando il carattere delicato dell’inchiesta, che coinvolge una famiglia conosciuta nel quartiere Marzaglia. Le testimonianze raccolte serviranno a definire il quadro completo e a fornire risposte alle domande aperte sulla tragica fine dei tre abitanti di Modena.