A Reggio Calabria, un evento di cronaca nera ha attirato l’attenzione quando due minorennni e un maggiorenne sono stati individuati come responsabili di una rapina ai danni del parroco della chiesa di Maria Santissima del Carmelo. La perturbante vicenda risale al 6 gennaio. La rapina è avvenuta all’interno del luogo di culto, suscitando preoccupazione tra i cittadini della zona e non solo.
La rapina nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo
Il 6 gennaio, i due minorenni, con il volto coperto, sono entrati nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo. Equipaggiati con un cacciavite, si sono avvicinati al parroco minacciandolo. Il sacerdote, spaventato dalla situazione, non ha potuto far altro che consegnare il poco denaro in suo possesso. Dopo aver ottenuto ciò che desideravano, i due giovani hanno abbandonato rapidamente il luogo del delitto, facendo perdere le proprie tracce.
L’intervento dei carabinieri e le indagini
Subito dopo la rapina, i carabinieri sono stati chiamati per indagare sull’accaduto. Gli investigatori hanno avviato una serie di accertamenti che includevano anche l’analisi delle telecamere di sorveglianza nella zona. Grazie a queste immagini e ad alcune testimonianze di passanti e fedeli, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire all’identità dei due rapinatori.
Il lavoro meticoloso degli inquirenti ha portato non solo alla denuncia dei minorenni, ma ha anche rivelato la presenza di un terzo individuo coinvolto. Si tratta di un maggiorenne, riconosciuto come complice, la cui funzione era di “palo”, ovvero colui che garantiva la fuga dei rapinatori, vigilando l’area durante l’azione di furto.
Le conseguenze legali e la risposta della comunità
A seguito dell’indagine, i due minorenni sono stati denunciati, mentre il maggiorenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, munito di braccialetto elettronico. Le autorità sperano che questo intervento possa fungere da deterrente per futuri atti del genere. La comunità di Archi rimane scossa dall’accaduto, ma al contempo sollevata dall’azione rapida e coordinata delle forze dell’ordine, che hanno dimostrato di saper gestire la situazione con efficacia.
La rapina all’interno di un luogo sacro ha riacceso il dibattito sulla sicurezza pubblica e sulle misure da adottare per proteggere luoghi di culto e comunità vulnerabili. Mentre le indagini continuano, i cittadini sperano in una maggiore presenza delle forze dell’ordine per garantire una maggiore sicurezza nella propria quotidianità.
Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2025 da Sara Gatti