Tre giovani truffatori arrestati dopo aver derubato due anziani con un falso intervento dei carabinieri

Tre giovani truffatori arrestati dopo aver derubato due anziani con un falso intervento dei carabinieri

Ad Offagna, un’anziana coppia è stata truffata da un finto maresciallo dei carabinieri, perdendo 11.000 euro. La polizia ha arrestato i responsabili durante un controllo stradale.
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Tre giovani truffatori arrestati dopo aver derubato due anziani con un falso intervento dei carabinieri - Gaeta.it

Ad Offagna, un comune in provincia di Ancona, si è registrato un ennesimo caso di truffa ai danni di anziani. Due persone sono state raggirate da un finto maresciallo dei carabinieri che, con una telefonata inquietante, ha messo in scena un’emergenza per estorcere loro denaro. L’anziana coppia è stata convinta a consegnare una somma ingente di 11.000 euro, sostenendo che il loro figlio avesse causato un incidente circostanziale che avrebbe portato all’arresto imminente. Sfortunatamente, solo dopo la consegna del denaro e di preziosi, i due si sono accorti di essere stati ingannati.

I dettagli della truffa ai danni degli anziani

Il metodo utilizzato dai truffatori è un classico, molto diffuso e purtroppo efficace. Il finto maresciallo ha contattato la coppia affermando che il loro figlio era implicato in un grave incidente stradale. Per evitare le conseguenze legali e un possibile arresto, il presunto ufficiale ha intimato agli anziani di raccogliere una considerevole somma di denaro da consegnare. Un giovane si è presentato presso l’abitazione dei due, ritirando l’intera somma in contanti e vari gioielli. Dopo aver concluso l’operazione, i truffatori sono riusciti a dileguarsi. Gli anziani si sono resi conto della truffa solo quando, effettuata una verifica, hanno compreso di essere stati manipolati.

L’intervento della polizia e l’arresto dei responsabili

La svolta è arrivata quando i tre giovani truffatori, italiani di età compresa tra i 20 e i 24 anni, hanno tentato di sfuggire a un controllo della polizia di Stato del commissariato di Civitanova Marche. Il loro tentativo di nascondere la verità si è rivelato vano. In seguito a un’operazione di routine nei pressi del casello A14, i poliziotti hanno fermato il veicolo, avvalendosi di tecniche di sorveglianza. All’interno dell’auto sono stati rinvenuti 4.000 euro in contante, suddivisi in diverse banconote, insieme a oggetti di valore, inclusi gioielli e onorificenze militari. La quantità e la tipologia dei materiali trovati hanno permesso di accertare che si trattava degli stessi oggetti sottratti all’anziana coppia.

Le conseguenze legali per i truffatori

Dopo il fermo, la polizia ha proceduto con la denuncia dei due giovani implicati nella truffa. Il conducente dell’auto è stato accusato di truffa in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini hanno portato anche al sequestro dell’autovettura e di due smartphone per ulteriori accertamenti, confermando il metodo illecito utilizzato dai tre. A seguito di queste azioni, il Questore di Macerata ha attivato misure preventive, emettendo Fogli di Via Obbligatorio. Queste disposizioni limitano la possibilità dei giovani di fare ritorno a Civitanova Marche fino al 2027, mettendo così un freno alle loro attività distruttive.

La rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine ha garantito un certo grado di giustizia per la coppia di anziani, illuminando la necessità di una maggiore consapevolezza e prevenzione rispetto alle truffe nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione.

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