Tre persone arrestate per truffa e lesioni a un bambino malato: il caso che scuote Brescia

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Tre persone arrestate per truffa e lesioni a un bambino malato: il caso che scuote Brescia - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Un grave episodio di abusi nel settore delle cure alternative ha portato all'arresto di tre persone a Breno, in provincia di Brescia. Le indagini hanno rivelato come un bimbo affetto da una forma tumorale sia stato sottoposto a trattamenti non approvati, aggravando la sua condizione di salute. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri in seguito a un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia. I sospetti sono accusati di aver cercato di estorcere denaro ai genitori del bambino mentre lo seguivano in un percorso di "cure" totalmente privo di riconoscimento medico.

Le indagini e l'arresto

Da una denuncia alla custodia cautelare

Le indagini sono partite da una denuncia presentata dai genitori del piccolo, i quali, tra il giugno e novembre 2023, avevano deciso di affidarsi a un sedicente medico utilizzando cure alternative del costo di 1.500 euro, senza comprendere che i presunti terapeuti non avessero alcuna qualifica medica. Inizialmente i genitori erano speranzosi: le promesse di miglioramento avevano alimentato la loro aspettativa nei confronti delle cure non convenzionali. Tuttavia, si è ben presto rivelato che questi trattamenti non solo non avevano giovato alla condizione del bambino, ma l’avevano addirittura aggravata. Il piccolo ha quindi ripreso le cure tradizionali a fine novembre 2023, ma il danno era già stato fatto.

Il gruppo di presunti truffatori è stato arrestato grazie al lavoro degli inquirenti che hanno verificato i dettagli delle pratiche illegali. L’operazione si è conclusa con l'applicazione di misure cautelari nei confronti di questi soggetti, che ora saranno sottoposti a processo per le numerose accuse che pendono su di loro. Già nella fase investigativa è emerso un quadro inquietante in cui i genitori sono stati manovrati da chi prometteva soluzioni miracolose, ma che in realtà operava al di fuori del rispetto delle norme sanitarie e legali.

Le accuse: estorsione e esercizio abusivo della professione

Un'operazione pericolosa mascherata da cura

Le tre persone arrestate sono accusate di tentata estorsione, sostituzione di persona, esercizio abusivo della professione, truffa e lesioni personali. Secondo le indagini, esse avrebbero persuaso i genitori del bambino a rinunciare alle cure tradizionali per adottare una terapia non riconosciuta, avvalendosi di un macchinario chiamato "SCIO". Quest’ultimo, a detta degli accusati, avrebbe dovuto effettuare diagnosi e trattamenti a distanza, utilizzando pratiche basate sulla fisica quantistica e campi magnetici, senza però alcuna validazione scientifica.

Le dimostrazioni fornite ai genitori riguardo al presunto funzionamento del macchinario si sono rivelate ingannevoli. Le indagini hanno chiarito come gli arrestati avessero ideato un sistema di presentazione di sé stessi che dava l'illusione di legittimità, spingendo i genitori del piccolo a investire ingenti somme di denaro per cure del tutto fittizie. L'assenza di professionisti realmente qualificati nelle condotte seguite ha certamente contribuito a un peggioramento delle condizioni di salute del bambino.

La posizione di Roberto Burioni

Le parole del noto virologo e le ripercussioni sociali

Roberto Burioni, noto virologo dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha commentato quanto accaduto, facendo riferimento anche a esperienze personali relative a tentativi di attacco alla sua reputazione da parte di alcuni degli arrestati. Burioni ha esclamato: "Vi ricordate quello che mi voleva togliere di mezzo? E vi ricordate della sua compagna che mi voleva fare le diagnosi a distanza con il macchinario segreto? Li hanno arrestati entrambi". Il suo intervento ha rivelato un risvolto importante nella lotta contro la disinformazione riguardo alla medicina e alle cure non convenzionali.

Il caso ha suscitato un ampio dibattito riguardo ai pericoli delle cure alternative, sottolineando la necessità di una vigilanza più attenta e di un'informazione corretta verso le famiglie. La comunità medica ha espresso all'unisono la preoccupazione per il rischio che simili situazioni possano ripetersi. In un contesto in cui la salute e la vita dei pazienti sono in gioco, è fondamentale mantenere alta l’attenzione e garantire che tutte le pratiche mediche siano supervisionate e verificate da professionisti competenti.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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