La scorsa notte, una operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di tre uomini di origine albanese, accusati di tentato furto e altri gravi reati. Gli arresti, effettuati a Porto Sant’Elpidio, sono il risultato di indagini approfondite e mirate che hanno coinvolto diverse unità delle Forze dell’Ordine. La vicenda si colloca all’interno di un contesto più ampio di attività illecite che hanno interessato le province marchegiane.
L’operazione dei Carabinieri
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Osimo, supported by the colleagues from the Fermo Company. Grazie a un servizio di sorveglianza, gli agenti sono riusciti a individuare l’abitazione in affitto dei sospettati a Porto Sant’Elpidio. Durante l’irruzione dell’unità mobile, i militari hanno trovato diversi oggetti di probabile origine furtiva, tra cui radio portatili, strumenti da scasso e gioielli. Questi elementi hanno confermato il sospetto che i tre stessero pianificando di compiere furti in varie zone delle Marche.
Quando i tre uomini si sono resi conto dell’arrivo dei Carabinieri, hanno tentato una fuga disperata. Spintonando i militari, sono però stati prontamente immobilizzati, senza che ci fossero conseguenze per i membri delle Forze dell’Ordine. L’operazione ha dimostrato l’efficacia del lavoro di squadra tra le varie unità dei Carabinieri, che ha consentito di smascherare una potenziale attività criminosa in corso.
I dettagli del furto tentato e i precedenti
Le indagini hanno rivelato che i tre uomini avevano pianificato un furto anche in un’abitazione a Moresco, poco prima che scattasse l’operazione. Si sono mossi a bordo di un veicolo preso a noleggio, un dettaglio che solleva interrogativi sulla loro organizzazione e sulla preparazione dei piani criminosi. L’auto noleggiata è solo uno dei molti indizi che rivelano una strategia studiata e una rete di sostegno nella zona.
Un aspetto significativo emerso durante gli accertamenti è la presenza di precedenti penali a carico del 38enne, che aveva su di sé un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pesaro per reati simili. Questa informazione aggiunge un ulteriore livello di gravità alla situazione, poiché evidenzia che uno dei sospettati era già stato condannato a tre anni di reclusione per crimini che rispecchiano le attuali accuse.
Conseguenze legali e udienza di convalida
Dopo l’arresto, i tre uomini sono stati condotti in diverse strutture di detenzione, con il 38enne trasferito immediatamente al carcere di Montacuto. Gli altri due, un 30enne e un 34enne, sono stati portati in una cella di sicurezza in attesa di ulteriori sviluppi. Nel pomeriggio di oggi, presso il Tribunale di Fermo, si è tenuta l’udienza di convalida degli arresti. Durante l’udienza, il giudice ha disposto nei loro confronti il divieto di dimora nelle Marche, un provvedimento che evidenzia la serietà della situazione e il rischio di recidiva.
Questa operazione non solo sottolinea la determinazione delle Forze dell’Ordine nel contrastare attività criminali nella regione, ma mette anche in evidenza l’importanza di un lavoro coordinato tra diverse agenzie per la sicurezza. Gli sviluppi futuri della vicenda potrebbero portare a ulteriori arresti e chiarimenti su una rete di crimine organizzato che potrebbe estendersi oltre i confini delle Marche.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Sofia Greco