Il 14 settembre 2024 segna un traguardo significativo nella storia della professione infermieristica in Italia. Sono passati trent’anni dalla promulgazione del Decreto Ministeriale n.739, che ha trasformato la figura dell’infermiere da “esecutore” a professionista intellettuale. Il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ancona, Giuseppino Conti, ha commentato questa ricorrenza sottolineando la necessità di un’evoluzione continua e di una maggiore autoregolamentazione per garantire il pieno riconoscimento delle competenze infermieristiche nel contesto sanitario attuale.
L’evoluzione del profilo professionale dell’infermiere
Un importante cambiamento normativo
Il Decreto Ministeriale n.739, entrato in vigore nel 1994, ha rappresentato una vera e propria svolta per la professione infermieristica. Questo provvedimento ha fornito una chiara definizione delle funzioni e delle responsabilità dell’infermiere come “operatore sanitario” dotato di competenza, autonomia e responsabilità . A partire da questa data, il percorso di formazione degli infermieri ha iniziato a evolversi verso un modello più accademico, con l’introduzione di corsi universitari che preparano i professionisti a svolgere il loro lavoro con una preparazione adeguata.
Maggiore autonomia e responsabilitÃ
Tre anni dopo, la Legge 42 del 1999 ha ulteriormente consolidato questo cambiamento, affermando che gli infermieri agiscono con autonomia e competenza, tenendo conto sempre dei limiti imposti dalle competenze di altre professioni sanitarie. Queste disposizioni hanno permesso agli infermieri italiani di acquisire un riconoscimento professionale pari a quello di altre categorie intellettuali, favorendo un ulteriore perfezionamento della loro formazione, con percorsi di specializzazione e dottorati.
La sfida della multidisciplinarietÃ
Oggi, l’infermiere è un professionista a tutto tondo, integrato in un team multidisciplinare, capace di fornire assistenza a 360 gradi e di continuare a formarsi attraverso corsi di aggiornamento e specializzazione. Tuttavia, come sottolineato da Conti, la professione continua ad affrontare delle sfide significative che richiedono attenzione e azione.
Il contesto attuale: numeri e realtà professionale
Importanza del riconoscimento professionale
Attualmente, nelle Marche ci sono 11.537 infermieri in servizio, di cui 4.049 iscritti all’Opi di Ancona. Questo dato fa parte di un totale di circa 450.000 iscritti alla Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche . La presenza di un numero così elevato di professionisti sottolinea l’importanza di fornire loro il riconoscimento adeguato per le competenze e le responsabilità che assumono quotidianamente.
Pazienti al centro del sistema sanitario
In occasione di questo anniversario, il presidente Conti ha enfatizzato l’importanza di riportare il paziente al centro dell’organizzazione sanitaria. Secondo lui, è fondamentale che i modelli organizzativi siano costruiti attorno alle esigenze dei pazienti, integrando le diverse competenze delle professioni sanitarie per garantire un’assistenza ottimale.
Riconoscimento della professionalitÃ
Conti non ha mancato di denunciare la mancanza di riconoscimento per la professionalità degli infermieri. Questa situazione, frutto di una presa di coscienza insufficiente da parte delle istituzioni, porta a una dequalificazione della figura professionale e a carriere difficoltose. Di conseguenza, molti infermieri scelgono di trasferirsi all’estero, dove il loro ruolo viene apprezzato e valorizzato in modo adeguato.
Le prospettive future della professione infermieristica
Necessità di rinnovamento e autoregolamentazione
Per garantire un futuro migliore agli infermieri italiani, è fondamentale che il profilo professionale venga rivisitato e aggiornato. Conti ha evidenziato l’importanza di un’evoluzione delle normative che consenta agli infermieri di esercitare un’autoregolamentazione, simile a quella delle altre professioni intellettuali. Questo approccio permetterebbe di valorizzare ulteriormente le competenze e le responsabilità di questa professione essenziale.
Sviluppo continuo e formazione specialistica
Il cammino verso il riconoscimento pieno e la valorizzazione dell’infermieristica passa attraverso un costante sviluppo della formazione. È cruciale che vengano promossi corsi di aggiornamento e specializzazioni, per garantire che gli infermieri possano sempre operare ai massimi livelli di competenza e professionalità . Con un investimenti adeguati nella formazione e nelle risorse, è possibile costruire un sistema sanitario più efficace e attento alle esigenze dei pazienti e degli operatori.
Il trentennale del Decreto Ministeriale n.739 rappresenta quindi un momento di riflessione, ma anche un’opportunità per proiettare la professione infermieristica verso un futuro in cui le competenze e le capacità di ogni infermiere vengano riconosciute e valorizzate.