Trentino Alto Adige: si prevede l'abbattimento di sette lupi secondo le nuove norme

Trentino Alto Adige: si prevede l’abbattimento di sette lupi secondo le nuove norme

Nuove linee guida in Trentino Alto Adige autorizzano l’abbattimento di lupi, suscitando polemiche tra esperti e associazioni per la tutela della fauna selvatica e la biodiversità.
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Trentino Alto Adige: si prevede l'abbattimento di sette lupi secondo le nuove norme - Gaeta.it

Le recenti misure riguardanti la fauna selvatica in Trentino Alto Adige hanno suscitato molte discussioni. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale , in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane , ha reso note le nuove linee guida riguardanti gli abbattimenti dei lupi. Secondo tali direttive, in Trentino sarà possibile abbattere fino a cinque lupi, mentre in Alto Adige il numero consentito sarà di due.

Popolazione di lupi in Italia

La popolazione di lupi in Italia è attualmente stimata in 3.253 esemplari. Questi animali sono distribuiti in modo disomogeneo nel paese. Le regioni appenniniche, in particolare, presentano una densità più alta, con circa 2.557 esemplari, mentre nelle regioni alpine la situazione è meno consistente, con circa 952 lupi. In Trentino, si stima che viva circa il 3% della popolazione nazionale, corrispondente a un centinaio di lupi, mentre in Alto Adige il numero si attesta poco sopra la trentina.

L’abbattimento di lupi in Italia, che nel complesso varia tra i 98 e 163 esemplari, è autorizzato solamente se non mette a rischio l’estinzione della specie. I dati mostrano che la popolazione attuale di lupi è leggermente al di sopra della soglia minima di sopravvivenza, consentendo pertanto l’implementazione di queste misure.

Le critiche alle nuove misure di abbattimento

Piera Rosati, presidente della Lndc Animal Protection, ha espresso preoccupazioni riguardo alle attuali politiche del governo italiano nei confronti della fauna selvatica. Secondo Rosati, questi approcci sono segnati da una crescente violenza e irresponsabilità, puntando il dito contro le pratiche di caccia selettiva. “L’Italia sembra avere una visione ostile nei confronti della fauna selvatica, un patrimonio naturale che dovrebbe essere protetto e valorizzato,” ha affermato Rosati.

L’associazione ha collaborato con altre realtà, come Green Impact , Earth , Nagy Tavak e One Voice , per due anni, cercando di annullare la decisione del Consiglio dell’Unione Europea sul declassamento della protezione del lupo. La richiesta si basa su argomentazioni secondo le quali il declassamento non sarebbe giustificato da evidenze scientifiche.

I prossimi passi nella tutela del lupo

L’azione legale presentata al Tribunale dell’Unione Europea ha come obiettivo il recupero della protezione adeguata per il lupo, una specie ritenuta fondamentale per l’ecosistema. Le organizzazioni coinvolte confidano che una revisione delle politiche attuali possa dare nuova vita a questa specie e migliorare le pratiche di gestione della fauna.

Il dibattito è acceso e animato non solo da esperti e associazioni ambientali, ma anche da cittadini preoccupati per il futuro degli ecosistemi e della biodiversità. Con l’attenzione rivolta alla necessità di trovare un equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e le esigenze del territorio, la questione rimane al centro dell’agenda politica e sociale in Trentino Alto Adige.

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