A Trento, la viabilità si arricchisce di una nuova opportunità con l’apertura della seconda corsia direzione nord della bretella della tangenziale, situata in prossimità dello svincolo verso Ravina. Questo sviluppo infrastrutturale, comunicato ufficialmente dalla Provincia, segna il passo verso l’attuazione di cantieri volti alla messa in sicurezza e al riordino della viabilità, fondamentali per il futuro polo ospedaliero e universitario del Trentino. Con l’introduzione di nuovi flussi di traffico, l’area sperimenta un cambiamento significativo che influenzerà tanto le dinamiche locali quanto le future infrastrutture.
i dettagli dell’apertura della bretella
La recente apertura della seconda corsia della bretella della tangenziale rappresenta una fase cruciale per il traffico nella zona di Trento. Con l’implementazione di questa nuova corsia, che si aggiunge a quella già operativa, la viabilità provvisoria prevede una struttura con tre corsie totali: una direzione sud e due direzioni nord. Questo adeguamento permette una miglior gestione del traffico e prepara il terreno per i prossimi lavori di ampliamento e sicurezza. I lavori in corso sono destinati a una durata compresa tra i tre e i quattro anni, un periodo che segnerà il progressivo sviluppo della nuova infrastruttura.
Oltre a migliorare l’efficienza del traffico, la nuova bretella è parte integrante di un progetto più ampio che prevede significativi interventi di riordino infrastrutturale nella zona. Gli abitanti della città possano aspettarsi miglioramenti tangibili non solo nel traffico, ma anche nella qualità delle infrastrutture che circondano il nuovo polo ospedaliero e universitario, atteso come fiore all’occhiello nella sanità e nella formazione del Trentino.
il progetto di investimento e i costi
L’entità e l’importanza degli interventi previsti nella zona sono rappresentate da un finanziamento complessivo di circa 60 milioni di euro. Di questi, 5 milioni sono stati allocati specificamente per il bypass della tangenziale, mentre circa 16 milioni sono riservati alla costruzione del nuovo ponte su Ravina. Infine, si stima che circa 40 milioni di euro andranno all’interramento della circonvallazione, compreso uno svincolo di accesso diretto al nuovo ospedale universitario.
Questi investimenti mirano non solo a migliorare la viabilità, ma anche a garantire una forte sinergia tra le diverse infrastrutture e i servizi pubblici e privati della zona. L’intervento è essenziale per garantire una connessione efficace tra il nuovo ospedale e il resto della città. I lavori, complessi e articolati, hanno anche richiesto lo spostamento di principi dei sottoservizi e delle reti esistenti, un’operazione fondamentale per prevenire interruzioni e problemi futuri.
impatti sulla comunità locale
La realizzazione della nuova tangenziale e gli interventi connessi porteranno vantaggi evidenti anche alla comunità locale. L’incremento della viabilità e la sicurezza stradale rappresentano un elemento chiave per migliorare non solo l’esperienza degli automobilisti, ma anche quella dei pedoni e dei ciclisti. La progettazione dell’area si prefigge di tenere sempre in considerazione l’integrazione della mobilità sostenibile, fondamentale in tempi di crescente sensibilizzazione verso questioni ambientali.
Tuttavia, il percorso di costruzione comporterà inevitabilmente disagi temporanei per i residenti e gli utenti della strada. I cittadini dovranno affrontare operazioni di cantiere che possono provocare congestioni e chiusure parziali. La Provincia, tuttavia, ha garantito che le comunicazioni con la popolazione saranno costanti e dettagliate, al fine di ridurre al minimo l’impatto sulla vita quotidiana dei trentini, mantenendo alto il livello di trasparenza sui progressi dei lavori.
In sintesi, l’apertura della nuova corsia e il progetto infrastrutturale rappresentano un passo importante per il futuro della viabilità in Trento, contribuendo anche al potenziamento del sistema sanitario e della formazione nel territorio trentino.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Sofia Greco