Un’importante iniziativa arriva dalla Giunta provinciale di Trento, che ha deciso di riconoscere un’indennità mensile di mille euro ai medici di assistenza primaria operanti nei Comuni classificati come zone disagiate. Questa misura mira a garantire un supporto concreto a quei professionisti che operano in territori con sfide demografiche e geografiche particolari, assicurando così una continuità nelle cure per la popolazione.
Dettagli dell’indennità e implementazione
La delibera che istituisce questo sostegno economico è stata recentemente approvata e prevede che l’indennità venga erogata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’inizio dell’erogazione coinciderà con la data di approvazione dell’Accordo integrativo provinciale, fissata per il 21 giugno 2024. Questo intervento rappresenta un passo significativo verso il miglioramento dei servizi sanitari in aree che spesso affrontano difficoltà nell’accesso alle cure.
L’indennità si applicherà a medici che lavorano in zone considerate particolarmente complesse. La Provincia autonoma di Trento ha collaborato con l’Istituto di statistica della provincia per determinare quali siano queste aree disagiate. I Comuni sono stati suddivisi in quattro fasce, in cui la prima rappresenta i territori più difficili e la quarta i meno problematici.
Criteri di selezione delle zone disagiate
Affinché un Comune possa beneficiare di questa indennità, deve rientrare nella fascia uno, ossia quella delle aree più svantaggiate. Tale classificazione tiene conto di vari fattori, come l’andamento demografico e i servizi disponibili. È importante notare che alcuni Comuni, come quelli situati lungo l’asta dell’Adige, non sono stati inclusi nell’elenco dei territori disagiati.
L’elenco dei Comuni che beneficeranno dell’indennità mensile comprende: Valfloriana, Palù del Fersina, Fierozzo, Castello Tesino, Sagron Mis, Pieve Tesino, Frassilongo, Garniga Terme, Sover, Rabbi, Castel Condino, Canal San Bovo, Terragnolo, Vallarsa, Grigno, Ruffrè Mendola, Cinte Tesino, Bresimo, Luserna, Bedollo, Valdaone, Folgaria, Pellizzano, Rumo e Sant’Orsola Terme.
Una simile iniziativa è fondamentale per cercare di mantenere e migliorare i servizi di assistenza sanitaria in aree meno favorevoli, contribuendo così al benessere generale della popolazione. Ciò non solo favorisce l’attrattività della professione medica in queste zone, ma rappresenta anche un segnale di interesse e attenzione da parte delle istituzioni, in particolare in un momento storico in cui l’accesso alle cure è diventato sempre più cruciale.
Commento delle autorità
L’assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa. Secondo le sue parole, l’indennità mensile ai medici di assistenza primaria è una risposta concreta alle necessità di territori che necessitano attenzione particolare. Questa misura riflette l’impegno della Giunta nel cercare di garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi sanitari di base, senza distinzione geografica.
La creazione di una rete di assistenza efficace in contesti complessi è vitale. Essa contribuisce a costruire un sistema sanitario più inclusivo, in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei diversi territori.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Armando Proietti