Trento: tragico parto in casa per una coppia, neonata con gravi lesioni permanenti

Trento: tragico parto in casa per una coppia, neonata con gravi lesioni permanenti

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Trento: tragico parto in casa per una coppia, neonata con gravi lesioni permanenti - Gaeta.it

Una coppia di Trento, desiderosa di un’esperienza di parto più intima e naturale, ha vissuto una drammatica esperienza che ha trasformato la nascita della loro bambina in una tragedia. Nonostante avessero pianificato attentamente il parto con due ostetriche di un’associazione privata, le complicazioni insorte hanno portato a gravi conseguenze per la neonata, rendendola portatrice di disabilità permanente. Questo evento ha ora attirato l’attenzione delle autorità e sta continuando a sollevare interrogativi riguardo alla sicurezza del parto domiciliare in determinate situazioni.

La decisione della coppia e le complicazioni del parto

La scelta di partorire in casa è spesso alimentata dal desiderio di creare un ambiente intimo e familiare, lontano dalla sterile atmosfera degli ospedali. Nel caso di questa coppia trentina, la decisione era molto sentita e pianificata, tanto che si erano avvalsi della consulenza di due ostetriche esperte. Tuttavia, la nascita si è complicata drasticamente a causa della posizione podalica del feto.

Il travaglio, che ebbe inizio il 26 settembre 2017, si è rivelato più difficile del previsto. Nonostante avessero ricevuto avvertimenti dalla loro ginecologa, la coppia ha scelto di proseguire con il parto a domicilio invece di assecondare il consiglio di un cesareo programmato per il giorno successivo. Quando la bambina è finalmente venuta alla luce, alle 9:15 del 27 settembre, le sue condizioni erano già critiche.

Le operazioni di soccorso, avviate dai sanitari del 118, hanno rivelato un quadro allarmante: la neonata si presentava cianotica, in ipotermia e con un’ipotonia generale, segni che indicavano una grave crisi respiratoria. Malgrado i tentativi di stabilizzarla, la mancanza di ossigeno aveva già prodotto lesioni irreversibili, avviando una corsa contro il tempo per portarla all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Il verdetto del tribunale

La tragedia ha avuto anche ripercussioni legali significative. Il tutto è sfociato in un caso giudiziario in cui la giudice Greta Mancini ha condannato i genitori e le due ostetriche coinvolte, ritenendoli responsabili di lesioni gravissime. La condanna, emessa recentemente, ha portato a pene di tre mesi per entrambi i genitori, supportati dall’avvocato Andrea de Bertolini, e da una delle ostetriche difese dall’avvocato Roberto Bertuol.

Un’altra ostetrica, imputata anche di falso in atto pubblico, ha ricevuto una pena più severa di nove mesi, rappresentata da un’avvocata con sede a Roma. Tuttavia, le condanne sono state sospese, lasciando quindi la possibilità di un futuro processo. Inoltre, il tribunale ha stabilito un’indennità provvisoria di 600.000 euro a favore della neonata, cifra inferiore rispetto al milione richiesto dall’avvocata Marina March, curatrice speciale della minore. L’ammontare definitivo del risarcimento sarà determinato in sede civile.

Le indagini e le responsabilità

Le indagini condotte dal pubblico ministero Alessandra Liverani hanno delineato un quadro preoccupante sulla consapevolezza dei rischi associati al parto a domicilio. È emerso che i genitori erano perfettamente informati sulle complicazioni potenziali legate alla posizione podalica del feto, che avrebbero dovuto indurli a rivalutare la loro decisione.

Nonostante le segnalazioni e le complicazioni già emerse nei due giorni antecedenti la data prevista per il parto, la coppia ha scelto di ignorare i consigli medici e non si è trasferita in tempo in ospedale. Questa mancanza di tempestività nella convocazione dei soccorsi ha contribuito a una situazione che si è rapidamente aggravata, culminando in una tragedia inaspettata.

La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’adeguatezza delle strutture e delle informazioni disponibili per le coppie che scelgono il parto domiciliare, in particolare in scenari medici complessi. Il caso sta già avendo ripercussioni più ampie sull’argomento e sulla percezione pubblica del parto al di fuori degli ospedali.

Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 da Marco Mintillo

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