Treviso celebra dieci anni dei Centri sollievo: un supporto fondamentale per le famiglie

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Treviso celebra dieci anni dei Centri sollievo: un supporto fondamentale per le famiglie - Gaeta.it

A Treviso, l’ULSS2 festeggia il decennale dei Centri sollievo, nati per offrire assistenza alle famiglie che accolgono in casa persone con patologie legate al decadimento cognitivo. Questo progetto, inizialmente concepito per assistere i malati di ALZHEIMER, si è esteso per includere anche i pazienti con malattia di PARKINSON. Grazie al lavoro instancabile di volontari preparati ed empatici, le famiglie beneficiano ora di un supporto gratuito e personalizzato che risponde non solo alle necessità dei pazienti, ma anche a quelle dei caregiver.

L'evoluzione dei Centri sollievo

Un progetto che cresce nel tempo

I Centri sollievo sono stati inaugurati dieci anni fa con l'intento di fornire assistenza alle famiglie che si occupano di persone affette da malattie neurodegenerative. Fin dalla loro creazione, l’obiettivo principale è stato quello di offrire un supporto diretto, alleviando il carico emotivo e fisico che la cura di un familiare malato comporta. Con il passare degli anni, si è posta sempre maggior attenzione anche ai diversi profili di malattia, portando all'inclusione della malattia di Parkinson tra le patologie trattate.

Oggi, il modello di assistenza proposto dai Centri è altamente personalizzato e orientato al singolo. Ciò significa che gli interventi sono mirati a soddisfare le esigenze specifiche di ciascun paziente e delle loro famiglie, creando un ambiente di cura in cui ogni individuo può mantenere le proprie abilità residue il più a lungo possibile.

L'importanza dei volontari nel progetto

Un aspetto cruciale del successo dei Centri sollievo è rappresentato dagli oltre 790 volontari che prestano servizio sul territorio. Questi individui, motivati e formati, non solo offrono supporto pratico, ma svolgono anche una funzione fondamentale di ascolto e condivisione. La loro presenza crea un'atmosfera di sostegno emotivo, trasformando il centro in un luogo di incontro e interazione anche per i familiari degli assistiti.

I volontari sono accompagnati da professionisti che forniscono supervisione e formazione continua, garantendo che le attività siano sempre di alta qualità ed in linea con le necessità dei caregiver e dei pazienti. Questa rete di supporto è vitale per il funzionamento dei Centri e contribuisce a mantenere la qualità dell'assistenza offerta.

I dati attuali sulle attività dei Centri

Attività e coinvolgimento sul territorio

Attualmente, nel territorio di Treviso, operano 47 Centri sollievo dedicati all'Alzheimer e 5 centri focalizzati sul Parkinson. Questi centri hanno registrato un notevole coinvolgimento da parte dei volontari e delle famiglie, con un totale di 605 ospiti e 322 familiari partecipanti attivamente. Le statistiche parlano chiaro: sono oltre 5.000 le giornate di attività svolte e circa 16.000 le ore di sollievo "donato" alle famiglie in difficoltà.

È evidente come la risposta della comunità a questo progetto sia stata positiva e coinvolgente. Le famiglie, infatti, trovano nei Centri sollievo un porto sicuro, dove possono condividere esperienze, ricevere supporto e partecipare a attività che migliorano la qualità della vita sia dei pazienti che dei loro caregiver.

Impatto a lungo termine per familiari e pazienti

Il servizio offerto dai Centri sollievo non solo allevia le tensioni quotidiane, ma contribuisce anche a migliorare il benessere complessivo delle famiglie coinvolte. Attraverso le varie attività e le sessioni di ascolto, i caregiver hanno l’opportunità di confrontarsi con altri che vivono situazioni simili, creando una rete di supporto e comprensione reciproca.

In sintesi, a dieci anni dalla sua nascita, il progetto dei Centri sollievo continua a rappresentare un elemento imprescindibile per il sostegno delle famiglie trevigiane, contribuendo a costruire un modello di assistenza comunitario che si evolve in base alle necessità del territorio e delle persone che lo abitano.

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