Treviso: due studenti intossicati dall'inalazione di uno spray urticante in classe

Treviso: due studenti intossicati dall’inalazione di uno spray urticante in classe

Due studenti dell’Istituto Besta di Treviso sono stati ricoverati dopo aver inalato spray urticante spruzzato da un compagno durante le lezioni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza scolastica.
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Treviso: due studenti intossicati dall'inalazione di uno spray urticante in classe - Gaeta.it

Un episodio preoccupante si è verificato presso l’Istituto Besta di Treviso, dove due studenti minorenni sono stati costretti a recarsi al pronto soccorso dopo aver inalato uno spray urticante. L’incidente è accaduto durante la prima ora di lezione, quando un compagno di classe, di 14 anni, ha deciso di spruzzare una bomboletta contenente spray al peperoncino “per scherzo”. Le conseguenze di questo gesto imprudente hanno sollevato un intervento immediato da parte delle autorità e dei servizi di emergenza.

L’incidente in aula

Il drammatico episodio è avvenuto all’interno di una classe al primo piano dell’Istituto Besta, dove un’allegra giornata scolastica è stata interrotta da un’incredibile nube di spray urticante. Gli studenti presenti hanno avvertito immediatamente i primi sintomi di disagio e irritazione nelle vie respiratorie. Le condizioni di malessere hanno costretto alcuni di loro a richiedere assistenza medica, creando panico tra i compagni di classe e il personale docente.

Immediatamente, gli insegnanti hanno lanciato l’allerta ai Carabinieri contattando il numero d’emergenza 112. I militari si sono precipitati sul luogo dell’incidente, insieme al personale del Suem 118, per intervenire e fornire soccorso agli studenti colpiti. L’attenzione è stata rivolta principalmente a coloro che mostravano segni di intossicazione e difficoltà respiratorie, nonché al responsabile dell’atto, che evidentemente non aveva previsto l’impatto del suo gesto.

I soccorsi e il ritrovamento dello spray

Una volta giunti sul posto, i soccorritori hanno valutato le condizioni dei ragazzi e hanno prestato le cure necessarie. La pronta risposta delle autorità ha permesso di gestire con efficacia la situazione, riducendo il rischio di ulteriori complicazioni. “Il pronto intervento ha evidenziato l’importanza della sicurezza negli ambienti scolastici e della rapidità nell’individuare e risolvere situazioni critiche.”

Durante i rilievi effettuati dai Carabinieri, è stata rinvenuta la bomboletta di spray urticante, abbandonata sotto un armadietto nel corridoio dell’istituto. Questo ritrovamento ha consentito di chiarire le dinamiche dell’accaduto e di raccogliere elementi utili per l’attività di indagine. La bomboletta, di norma, dovrebbe essere utilizzata solo in ambito consentito e con consapevolezza, aspetto che sottolinea la gravità dell’episodio, scaturito da un comportamento irresponsabile.

Conseguenze legali e indicazioni per il futuro

L’episodio ha già sollevato interessi legali e le autorità competenti hanno avviato le dovute segnalazioni. L’incidente sarà portato all’attenzione della Procura dei minorenni, che si occuperà di effettuare ulteriori accertamenti sui comportamenti degli alunni coinvolti. Questo caso porterà a un’attenta riflessione sull’uso di sostanze pericolose e sull’educazione al rispetto in contesti scolastici.

Le scuole, oltre ad essere luoghi di apprendimento, devono funzionare anche come ambienti sicuri. “Iniziative di sensibilizzazione riguardo all’uso di spray e sostanze urticanti, insieme a misure disciplinari adeguate per comportamenti inadeguati, potrebbero contribuire a prevenire futuri incidenti simili.” Le autorità scolastiche e le famiglie dovranno collaborare per garantire che simili situazioni non si ripetano, proteggendo la salute e il benessere di tutti gli studenti.

Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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