Trieste celebra il settantesimo anniversario del ricongiungimento all’Italia con una mostra storica

La mostra “È arrivata l’Italia” a Trieste celebra il settantesimo anniversario del ricongiungimento all’Italia, presentando foto e filmati d’epoca che raccontano emozioni e storie della comunità locale.
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Trieste celebra il settantesimo anniversario del ricongiungimento all'Italia con una mostra storica - Gaeta.it

La mostra “È arrivata l’Italia“, inaugurata il 1 ottobre nella sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, si fa portavoce di un evento storico fondamentale per la città di Trieste: il settantesimo anniversario del ricongiungimento all’Italia. Questo evento, avvenuto il 26 ottobre 1954, rappresenta non solo un passaggio storico ma anche un momento emotivo per la comunità locale, che ha vissuto in prima persona il clima di attesa e gioia di quegli anni.

La mostra: un omaggio al passato

L’esposizione, curata da Stefano Perulli e realizzata con il supporto della Biblioteca del Consiglio regionale, si colloca in un contesto di rinnovata attenzione alla storia locale. Nella sala dei Passi perduti, i visitatori possono esplorare una selezione di foto e filmati d’epoca provenienti principalmente da collezioni private. Queste opere non sono semplicemente documenti storici, ma veri e propri racconti di vita vissuta, capaci di trasmettere le emozioni di chi ha vissuto il periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale.

L’approccio curatoriale scelto da Perulli offre un “sguardo laterale” sugli eventi che hanno segnato quel periodo. Le immagini non vengono presentate come meri dati storici, ma come storie personali che raccontano la quotidianità di una popolazione in cerca di identità. Questo formato narrativo aiuta il pubblico a immedesimarsi e a comprendere le forti implicazioni emotive di quegli eventi.

Il contesto storico: il dopoguerra di Trieste

Il 26 ottobre 1954 segna la fine di un periodo difficile per Trieste, iniziato con la fine della guerra e la nascita di nuove frontiere nel 1947. Con l’annuncio del Memorandum di Londra, la città riacquista la sua identità italiana, un momento atteso e agognato da molti. Nelle immagini in esposizione, il visitatore si imbatte in situazioni che raccontano gioie e festeggiamenti, con famiglie radunate attorno a celebrazioni ufficiali, che testimoniano come la popolazione abbia vissuto quel passaggio storico.

Le fotografie e i filmati d’epoca catturano non solo l’atmosfera di festa, ma anche momenti di intimità familiare, rendendo l’esperienza ancora più toccante. “Le immagini selezionate mirano a costituire una testimonianza di vita e di emozioni legate alla dimensione privata del ricordo“, commenta Perulli, sottolineando l’importanza di un racconto che coinvolga profondamente chi osserva.

Un viaggio visivo attraverso filmati e fotografie

I visitatori possono immergersi in un viaggio visivo che attraversa i momenti più significativi di quell’epoca, grazie a filmati in formato 8 mm. Questa scelta tecnica consente di restituire un punto di vista alternativo e più personale rispetto ai documentari ufficiali. Le immagini ricomprendono eventi chiave, come i moti del 1953, culminando con le celebrazioni del 5 ottobre 1954, quando l’accordo per il ricongiungimento di Trieste con l’Italia venne ufficialmente firmato.

Il Tricolore, simbolo dell’unità nazionale, si erge orgoglioso tra la folla festante. Infine, le immagini del 26 ottobre, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, attestano la gioia collettiva dei cittadini che accolgono trionfalmente i soldati italiani, evocando un clima di euforia e di speranza per un futuro finalmente sereno.

L’esposizione è dunque non solo una celebrazione di un evento storico, ma anche un modo per riscoprire la memoria di una comunità che ha saputo resistere e affrontare le sfide del passato, portando con sé valori e tradizioni che continuano a vivere ancora oggi.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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