Trieste è pronta a rendere omaggio a uno dei suoi artisti più rappresentativi con una mostra antologica in onore di Livio Rosignano. La rassegna, che si inaugura domani alla Galleria Rettori Tribbio, presenta circa trenta opere dell’artista, molte delle quali rare e inedite. L’evento è promosso dal nipote Paolo Rosignano ed è curato da Marianna Accerboni. L’esposizione offre uno sguardo approfondito sull’evoluzione artistica di Rosignano, che ha tracciato il suo percorso creativo dagli anni Cinquanta fino ai Duemila.
L’importanza di Livio Rosignano per Trieste
Livio Rosignano, nato a Pinguente nel 1924 e scomparso a Trieste nel 2015, è un pilastro della storia artistica di Trieste. La sua opera si distingue non solo per la varietà dei temi affrontati, ma anche per la sua profonda connessione con la terra d’origine, l’Istria. Le opere di Rosignano testimoniano un viaggio interiore e culturale ricco di influenze locali, oltre a riflessioni critiche sulle dinamiche sociali contemporanee. La mostra celebra un secolo dalla nascita dell’artista, sottolineando l’impatto duraturo delle sue creazioni nel panorama artistico globale.
Rosignano ha dedicato la sua vita alla pittura, producendo oltre 3.500 dipinti a olio e più di 17.000 disegni e illustrazioni. La sua arte è una fusione di realtà e simbolismo, capace di evocare emozioni complesse con immagini vivide e evocative. La scelta di rendere omaggio a un artista di tale calibro rispecchia la volontà di Trieste di valorizzare e preservare il proprio patrimonio culturale, promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento delle opere di Rosignano.
Tematiche e stili nell’opera di Rosignano
Le opere di Rosignano si caratterizzano per l’accento su temi legati alla natura e alla vita sociale. Paesaggi carsici, marine e ritratti delle periferie urbane sono solo alcune delle rappresentazioni che emergono nel suo lavoro. Il vento e la luce diventano protagonisti di una narrazione visiva che affonda le radici nell’ambientazione istriana, presentando al contempo un’interpretazione personale della quotidianità .
Particolare attenzione viene rivolta ai “poveri cristi”, figure emblematiche di esistenze segnate dalla solitudine e dalla difficoltà . Quest’aspetto della sua arte è emblematico di un approccio umanistico e di una riflessione profonda sulle esperienze individuali e sociali. La mostra alla Galleria Rettori Tribbio permette di esplorare la poetica di Rosignano attraverso una selezione di opere che ben rappresentano la sua capacità di mescolare realtà e onirismo.
Riconoscimenti e esposizioni internazionali
Nel corso della sua carriera, Rosignano ha partecipato a numerose esposizioni e manifestazioni artistiche di rilievo. La sua presenza alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma ha consolidato la sua reputazione a livello internazionale. Le sue opere sono state esposte non solo in Italia, ma anche all’estero, in luoghi prestigiosi come Bruxelles, Bucarest, Monaco di Baviera e New York, portando la cultura triestina oltre i confini nazionali.
L’importanza del suo lavoro è confermata anche dalla critica, e alcuni tra i più rinomati intellettuali, come Enzo Bettiza e Claudio Magris, hanno scritto di lui, evidenziando l’impatto delle sue opere. L’attuale antologica rappresenta, quindi, non solo una celebrazione della sua arte, ma anche un invito alla riflessione su come la sua visione del mondo continui a risuonare e a influenzare le generazioni future. La mostra sarà visitabile fino al 17 gennaio 2025, offrendo l’opportunità di scoprire e riscoprire un grande maestro della pittura moderna.
Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2025 da Laura Rossi